Mattarella cita Saragat per ricordare che le frontiere non esistono…

11 Giu 2018 18:34 - di

Il capo dello Stato Sergio Mattarella approfitta della ricorrenza del trentesimo anniversario della morte del suo predecessore Giuseppe Saragat per dare segnali al governo. Giuseppe Saragat, “nel febbraio del 1967, Presidente della Repubblica, ricevendo i rappresentanti dell’Associazione dei giuliani e dalmati, così si espresse: È necessario che esista in noi – affinché noi possiamo trarne alimento di speranza nella costruzione dell’avvenire – la ferma fede che un giorno, quando l’Europa si farà e i popoli si riconosceranno nella pace e nella concordia, le frontiere saranno segni convenzionali e non diaframmi, e i singoli gruppi etnici potranno esprimere in piena libertà il proprio genio, conformemente a ciò che sentono e venerano come Patria dello spirito”. Lo ha ricordato il Presidente della Repubblica al Senato alla commemorazione di Saragat. “Sono certo – ha concluso il Capo dello Stato – che il Presidente Saragat sarebbe orgoglioso di vedere quanto strada è stata percorsa sul sentiero da lui lucidamente indicato”. Mattarella ha poi aggiunto: “La terza funzione del Capo dello Stato è – per il presidente Saragat – quella di difendere validamente la Costituzione e la democrazia. La democrazia – ammonisce – non è soltanto il governo della maggioranza ma anche il rispetto profondo per le minoranze. Il Capo dello Stato deve tutelare il diritto della maggioranza a governare il Paese e il diritto della minoranza di esercitare la sua opposizione”. Una considerazione che l’ex Capo dello Stato socialdemocratico svolse il 25 ottobre 1965, dopo poco meno di un anno dalla sua elezione, descrivendo le funzioni del Presidente della Repubblica. Mattarella a concluso: “Il problema del Capo dello Stato è un altro: il vero problema è di garantire una atmosfera di serenità, di equilibrio politico, di democrazia, che permetta al Paese di andare avanti. Questo il compito di un Capo di Stato in una democrazia e in Paese libero'”. Anche Saragat, sembra, era anti-sovranista, giacché considera i confini come semplici “segni convenzionali”. Ma Saragat aveva anche detto che questo accadrà quando “l’Europa si farà”… E non ci sembra sia stata fatta, anzi.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • 12 Giugno 2018

    Signore Mattarella ogni paese a le frontiere, se non ti piace via da Italia…

  • GIORGIO 12 Giugno 2018

    L’età fa brutti scherzi……….

  • Albert 2017 12 Giugno 2018

    Se le frontiere non esistono, perché dobbiamo pagare le tasse in Italia, e non – ad esempio – a Cayman, o nel Liechtenstein? Caro Presidente, a me sembra che le frontiere esistano eccome, ed è giusto che esistano, molti miei parenti morirono per difenderle, forse Lei e Saragat ve lo eravate dimenticati. .

  • Giuseppe Forconi 12 Giugno 2018

    Per Mattarella le frontiere non dovrebbero esistere, come diceva Saragat tra un bicchiere e l’altro. Noi invece diciamo che le frontiere bisogna rimetterle e fortificarle.

  • sergio 11 Giugno 2018

    la ‘patria dello spirito’ di Saragat, erano i fiaschi di vino che beveva.