Lino Banfi parla di legittima difesa: «Io vittima di rapine vi dico…»
Lino Banfi ricorda i due episodi che lo hanno visto vittima di rapina. Al Corriere racconta la sua esperienza. E si sofferma a parlare poi della legittima difesa. «La prima è avvenuto più di trent’anni fa: una rapina a mano armata a casa dove erano presenti solo mia moglie e mia suocera. I malviventi avevano sequestrato il portiere, costringendolo a suonare il campanello. Mia moglie apre e i rapinatori vanno sicuri in camera da letto: sapevano del nascondiglio. Il bello è che la mia anziana suocera pensò si trattasse di una troupe televisiva che doveva fare delle fotografie!». Un episodio che ha segnato e non poco Banfi che in quel perido si trovava a Milano.
Lino Banfi vittima di due rapine
“Nonno Libero” racconta un altro episodio che lo ha toccato molto da vicino più recentemente: «Rientravo a casa. Salgo in ascensore e mi trovo davanti un tizio col casco in testa: mi punta la pistola alla fronte, vuole il mio Rolex. Mentre si allontana, dice: “Ringrazia Dio che non entro con te a casa”». L’attore a quel punto s’interroga sull’utilità di avere una pistola in casa: «Bisogna potersi difendere, ma sorge il dubbio: se hai una pistola in casa la nascondi e, se durante la rapina perdi tempo a cercarla, i ladri ti accoppano. Allora: vale davvero la pena?».
Lino non è solo per la legittima difesa, ma anche contro la tirannia dello stato, P.A., fisco etc che occorrono libere armi in libero stato ( C.Beccaria cap.XL e 2° emendamento costituzione USA).