Lifeline, la Francia provoca ancora: «Tocca all’Italia accogliere la nave»
Se tutti i salmi finiscono in gloria, tutti i migranti in navigazione nel Mediterraneo devono sbarcare in Italia. Almeno questo è quanto teorizza, dai microfoni delle emittente France 2, il ministro francese per gli Affari europei Nathalie Loiseau: «Tecnicamente, tocca all’Italia accogliere la nave Lifeline». La Loiseau si appella alla norma di diritto internazionale in base alla quale un’imbarcazione salvata in mare viene fatta attraccare nel porto più vicino, cioè «Malta o l’Italia». È la «legge internazionale – aggiunge il ministro – e noi non siamo qui per sostituire il diritto con la legge della giungla». La delegata di Macron per gli Affari europei non manca poi di allungarci un contentino quando dice «d’altra parte non possiamo dire a Malta e all’Italia “fate tutto da soli”», proponendo «una presenza massiccia dell‘Europa nei porti italiani per ascoltare (le richieste) dei passeggeri», come avvenuto nel caso dell‘Aquarius attraccata nei giorni scorsi al porto spagnolo di Valencia.
Il ministro Loiseau: «Tecnicamente spetta a Roma»
La Loiseau è intervenuta dopo che Alex Steier, portavoce della Lifeline, aveva annunciato all’emittente francese Rtl che oggi stesso l’ong avrebbe chiesto alla Francia «di accoglierci». Per poi aggiungere che «se non avremo una risposta, lasceremo Malta per andare al Nord … in Spagna o in Francia», spiegando che a bordo della nave, sulla quale si trovano 230 migranti e che è stata raggiunta da una delegazione parlamentare tedesca, «non c’è un’emergenza medica», ma la situazione è «psicologicamente difficile».
Il portavoce della Lifeline: a bordo situazione difficile
È fin troppo evidente che il caso della Lifeline, così come in precedenza accaduto con l’Aquarius, sarà utilizzato per esercitare pressioni sul governo italiano. Il governo francese, lo stesso che a Ventimiglia, blocca ogni passaggio di migranti e la cui polizia sconfina spesso e volentieri in territorio italiani per ricacciarli, è la più decisa nel puntare l’indice contro di noi. Ma Roma non può farsi carico da sola di un problema di proporzioni tanto vaste. Salvini non ha alternative. Solo negando l’accesso ai porti italiani può sperare di costringere l’Europa ad uscire dalla propria indifferenza e dal proprio egoismo.
È la «legge internazionale – aggiunge il ministro – e noi non siamo qui per sostituire il diritto con la legge della giungla». La delegata di Macron per gli Affari europei non manca poi di allungarci un contentino quando dice «d’altra parte non possiamo dire a Malta e all’Italia “fate tutto da soli”»,
quindi hanno detto le leggi internazionali sono quelle ed è vero la francia è più lontana prendete una qualsiasi foto satellitare a meno che anche quelle non siano state manomesse e poi ci hanno pure dato soldarietà che lascerebbe spazio ad possibile accordo cosa hanno fatto di male?
non gli pare vero all’impiegato della banca rotschild, macron, di farsi pubblicità contro di noi quando in Francia è ai minimi consensi ed i Francesi non si sono ancora accordi del tutto di quato il progetto liberista turbo capitalista deei ritschild li farà peggiorare/arretrare verso la “durezza del vivere” (perchè i soldi che toglieranno al popolo Francese andranno ai superricchi sinistri, non di politica, e stranieri anche per i Francesi e di altri costumi e…credenze, diciamo). mala tempora currunt per i Francesi.
Tipico della ignoranza e erroganza
Francese non cambia mai se li si lascia fare a modo loro.
Che maiali
sta scritto nelle stelle?
Macron=idiota
Micron!!!! sei davvero patetico!!