L’aumento dell’Iva, una mazzata per gli italiani: le intenzioni del governo e le cifre

9 Giu 2018 10:20 - di Giorgio Sigona

Continua il confronto. Uno dei primi obiettivi del governo è quello di scongiurare l’aumento dell’Iva previsto dall’inizio del 2019 con le nuove aliquote. Lo hanno ribadito, a più riprese, vari ministri, «vanno disinnescate le clausole di salvaguardia» che scatteranno dal primo gennaio e che comporteranno un aumento progressivo. L’unica soluzione per evitare la stangata è quindi quella di reperire 12,4 miliardi di euro nella prossima sezione di Bilancio. Ma non basta. Neanche in tal caso, infatti, le tasche degli italiani sarebbero al sicuro poiché il rincaro verrebbe solamente rinviato al 2020, quando – per evitare che scattino le clausole di salvaguardia – serviranno ulteriori 19,1 miliardi di euro. In totale, quindi, il governo dovrà reperire 31,5 miliardi di euro per i prossimi due anni. Lega e M5S faranno di tutto per trovarle come tra l’altro confermato nel contratto, ma non sarà facile.

Le conseguenze dell’aumento dell’Iva
per le tasche degli italiani

Ma cosa comporterebbe l’aumento dell’Iva? Nel caso in cui l’esecutivo giallo-verde non riuscisse a reperire le risorse necessarie cosa cambierebbe per gli italiani? Ci sarebbe un costo ulteriore di 242 euro l’anno per famiglia e l’Italia diventerebbe il Paese con l’Iva ordinaria più alta d’Europa. Nel dettaglio, con il rincaro dell’Iva ci sarebbero diversi cambiamenti rispetto ad oggi in cui – ricordiamo – le due principali aliquote ammontano rispettivamente al 22% (Iva ordinaria) e al 10% (Iva ridotta). In caso di rincaro, queste aliquote passerebbero prima al 24% e al 12% (dal 1° gennaio 2019) per poi raggiungere il 25% e 13% dall’anno successivo. Matteo Salvini ha dichiarato che l’aumento Iva non ci sarà e di conseguenza non ci dovrebbero essere rincari per le famiglie italiane. Fino all’approvazione della legge di Bilancio 2018, però, non se ne avrà la certezza assoluta.

Commenti

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  • angelo de ruvo 10 Giugno 2018

    se aumenta l’iva io chiudo qui in Italia e apro in Spagna non se ne po piu qui