L’ambasciatore di Messina Denaro in trasferta a Roma, tra cene e incontri
Raffaele Cinuzzo Urso, l’ambasciatore a Roma del superlatitante Matteo Messina Denaro, da due mesi è in carcere e nella migliore tradizione mafiosa davanti ai giudici è rimasto zitto. Ma il suo ruolo di primo piano emerge, come si legge su Repubblica, da centinaia di intercettazioni e pedinamenti fatti a Roma dai carabinieri del Ros.
Messina Denaro, ecco chi è Cinuzzo Urso
Cinuzzo Urso, distinto signore che abitava a Campobello di Mazara, escogitava qualsiasi mezzo per non apparire un boss in trasferta nella Capitale, ma è stato incastrato dai selfie pubblicati su Facebook. Un viaggio in particolare, scrive ancora Repubblica, è finito all’attenzione del procuratore aggiunto di Palermo Paolo Guido e dei sostituti Carlo Marzella e Geri Ferrara. Fra il 7 e il 10 marzo 2016, Urso era a Roma per una serie di incontri. Aveva preso una camera all’hotel “I triangoli – Best Western”, nella zona dell’Infernetto. E accompagnato da Mimmo Nardo, un siciliano trapiantato a Roma da molti anni, aveva visto alcune persone tra il Vaticano, l’Eur e la Garbatella. Nardo è un nome interessante, a metà degli anni Novanta gestiva una società che forniva guardie del corpo e veline al bel mondo dello spettacolo romano, e intanto spacciava droga, avrebbe fornito pure un documento falso a Messina Denaro.
Gli amici massoni
Una sera, invece, Cinuzzo Urso era andato a cena al Pescatore con un’amica imprenditrice di Frosinone, Silvia Mirabella, che aveva un sogno, entrare in una loggia massonica. Come riporta sempre Repubblica, Urso aveva chiesto il “favore” a un massone di Campobello, iscritto alla loggia “Domizio Torrigiani” del Grande Orientale d’Italia. La pratica è andata a buon fine. Il 19 maggio dell’anno scorso, i carabinieri hanno fotografato l’imprenditrice nella sede romana della “Stella d’Oriente”, il centro polifunzionale Casa Nathan, che si trova in piazzale delle Medaglie d’Oro.