L’affondo di Cottarelli: «Io ministro con Conte? Non avrei mai accettato»
«No, non c’è mai stata» l’ipotesi di un incarico da ministro nel nuovo governo a guida Giuseppe Conte. Lo ha detto Carlo Cottarelli a 6 su Radio 1. «Se ci fosse stata non avrei accettato perché ho detto che è un onore servire nel governo italiano, però bisogna essere d’accordo su certi obiettivi», ha spiegato l’ex premier incaricato. «Ci sono parti di programma che mi vanno benissimo, come la parte sulla corruzione, la lotta all’evasione fiscale, ma c’è questa idea fondamentale che per crescere di più si deve fare più deficit pubblico ma per un Paese che ha un debito pubblico già alto è troppo rischioso. Non conosco paese al mondo che sia riuscito attraverso più deficit poi ad arrivare a ridurre il rapporto tra debito pubblico e Pil. Vediamo se queste idee funzionano», ha proseguito. «La cosa importante per il governo sarà di stare attenti, non solo a quello che fanno, ma quello che dicono, soprattutto rispetto alla questione della partecipazione dell’Italia nell’area dell’euro che per me deve essere fuori discussione visto ciò che è successo negli ultimi giorni».
«Per motivi psicologici sarebbe meglio non aumentare l’Iva», ha poi detto Cottarelli ai microfoni di Radio Capital. «Se si vorrà introdurre la flat tax sarà inevitabile alzarla. Non la considero una soluzione saggia, non possiamo permetterci un taglio delle tasse di 50 miliardi senza limare altre spese ed evitare gli sprechi. Cinquanta miliardi sono tanti». Con la fine del programma di acquisto di titoli di Stato da parte della Banca Centrale Europea «non ci saranno effetti enormi, i tassi di interesse cresceranno gradualmente. La scadenza del debito è lunga, non ci sarà un impatto immediato dalla crescita dei tassi. Bisogna invece fare più attenzione ai balzi dello spread».
Non credo che Cottarelli sia l’ultimo arrivato degli Economisti e in questo governo non avrebbe sfigurato e se il debito pubblico è alle stelle si ringraziano tutti i partiti che hanno governato questo paese e gli Italiani che hanno scelto guardando sempre al colore della bandiera e non alle persone.
Ma chi mai ti avrebbe voluto?
Caro Cottarelli è un pò di tempo che in Italia chi ha giudizio non è ascoltato, anzi qualche volta anche disprezzato. Vedi come è andato il referendum, che avrebbe finalmente migliorato la gestione della cosa pubblica. No sono bastati tre, che non so come chiamarli: BERLUSCONI, GRILLO E SALVINI, tre, che ancora hanno vinto le ultime elezioni,per guastare una riforma veramente provvidenziale.
Ed ora ne paghiamo le conseguenze. Chissà quando i Cottarelli potranno veramente governare, Ho, due giorni fa compiuto gli 84 anni, ho paura proprio di non riuscire a vedere l,ITALIA, che sogno da tempo!
Non riesco a rendermi conto della cecità di tanti illustri economisti.
Al di là delle chiacchiere, la madre di tutti i problemi è la crescita, la crescita si ottiene con il lavoro, la nostra pressione fiscale, la burocrazia demenziale il costo dell’energia elettrica figlio dello scellerato referendum sulle centrali nucleari uccidono il lavoro . Domandatevi perchè tanti imrenditori delocalizzano. Non perchè i lavoratori italiani sono pagati troppo, questa è una vera e propria stupidaggine. In Romania tanto per fare un esempio l’energia elettrica costa il 35 per cento meno, la pressione fiscale per le imprese è del 25 per cento contro il 70 per cento che da noi, per avre un permesso la nostra burocrazia chiede due anni e pagamento tangenti, in Romania 48 ore, ecc
ti dispiace che nessuno te lo ha chiesto anche perchè sei “cottarello” e devi ancora bollire.
con tutta onestà, non credo che nessuno glielo avrebbe chiesto, sinceramente.