La Ong Open Arms contro l’Italia: avete fatto annegare cento migranti

30 Giu 2018 16:25 - di Redazione

Polemiche e indignazione dopo il tragico naufragio di un gommone a 6 chilometri delle coste libiche che ieri all’alba ha causato la morte di circa cento migranti, tra cui tre bambini. Il gommone, dopo un’esplosione a bordo, ha cominciato a imbarcare acqua. Le foto dei bimbi annegati, vestiti di rosso per essere avvistati prima dai soccorritori, circolano da ieri sui social. Solo 16 i superstiti, che hanno atteso un’ora in attesa dei soccorsi.

Ora la Ong Proactiva Open Arms punta l’indice contro la guardia costiera italiana, anche se spettava alla guardia costiera libica soccorrere i naufraghi. Stando a quanto dichiarato dai rappresentanti di Proactiva Open Arms attraverso il profilo twitter dell’europarlamentare socialista spagnolo Javi Lopez, infatti, la stessa Ong avrebbe provato a contattare le capitanerie di porto italiane e libiche per segnalare la presenza di una imbarcazione in difficoltà. L’appello però sarebbe stato ignorato dalle due autorità portuali, che avrebbero il compito di coordinare le operazioni di salvataggio nella zona SAR libica. I naufraghi in mare sono stati avvistati da alcuni pescatori che hanno dato l’allarme.

Stamattina la nave di Open Arms ha effettuato un nuovo salvataggio recuperando 59 persone: per Matteo Salvini questi migranti devono andare a Malta e la nave spagnola può “scordarsi di arrivare in un porto italiano”.

Accuse alla rigidità dell’Europa che ha bloccato le operazioni delle Ong sono arrivate anche da Medici senza frontiere: “I governi europei – scrive Msf – stanno finanziando, formando ed equipaggiando la guardia costiera libica per intercettare barche alla deriva e rispedire le persone a bordo in Libia dove vengono detenute in condizioni disumane. In uno sviluppo senza precedenti, circa 2mila persone sono state rispedite in Libia durante lo scorso fine settimana. All’arrivo sono stati condotti in centri di detenzione arbitraria senza alcun processo legale”. 

Commenti

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  • ROBERTO 1 Luglio 2018

    Quando c’era da fare profitti coloniali gli olandesi andavano fino in Indonesia e oltre, gli inglesi in australia e oltre, i francesi a Tahiti e oltre, i tedeschi in nuova guinea e oltre. Adesso dicono che la Libia è troppo distante e ce ne dobbiamo occupare noi perchè siamo più vicini. Altro che trattative a Bruxelles, con gente così bugiarda e che ti prende per i fondelli non bisogna prendere nemmeno un caffè.

  • Pino1° 1 Luglio 2018

    Médecins sans frontières è una organizzazione di casa-madre francese, Praticamente Macron.
    La Catalana Open Arms accusa l’Italia di avere causato 100 morti. La situazione richiede rispetto per un paese che si sta pagando da solo la conclamata cifra di circa 750.000 persone catalogate genericamente come migranti raccattati sia dalle nostre FF AA che scaricati dalle navi contrabbandiere di schiavi che riscuotono ma, guarda un po mantenuti tutti dall’ITALIA che le stesse infamano ! Per il mio modo di sentire va accusata formalmente di vilipendio (cpp291) contro il mio paese e se avessimo le palle invece dei fichi; appena a portata di mano, sequestro nave e messi in mano ai giudici quei pezzenti che ci infamano perché gli abbiamo tolto il paghetto, grande Salvini . In altri tempi sarebbe stata da affondare con equipaggio a bordo, ma ora, sai com’è il politically correct dei sinistronzi. La cagnette guairebbero lunghi ululati ma poi si toglierebbero velocemente dai maroni, perché con il fondo schiena degli italiani si fa trippa da gatti ma con il loro vanno a Sperlonga!

  • Pino1° 30 Giugno 2018

    MsF viene ricevuta in pompa magna dal gerontofilo, vadano a casa loro visto che è roba tutta francese!

  • 30 Giugno 2018

    Ma andate a quel paese!!! Italia a il diritto di rifiutare gli clandestini di entrare nel suo territorio. A anche il diritto di rifiutare aiuto sul mare, colpa vostra ONG, le vittime sono la vostra irresponsabilità..

  • GIAN GUIDO BARBANTI 30 Giugno 2018

    6 MIGLIA DALLA COSTA ? ACQUE TERRITORIALI LIBICHE . NON CI PUO’ ANDARE NESSUNO CON BANDIERA MILITARE,SOLO I LIBICI,PUNTO E BASTA

  • daniele 30 Giugno 2018

    Ovviamente insistono perche’ il business e troppo grosso per poterlo mollare. Che fosse istituito un altro Norinberga per questi trafficanti di essere umani e contro chi c’e’ dietro.

  • Massimilianodi SaintJust 30 Giugno 2018

    La responsabilità è personale o degli scafisti, non funziona più questo ricatto!