Giallo sul pilota russo ritrovato in Afghanistan: era disperso da 30 anni

3 Giu 2018 12:30 - di Redazione

È ancora avvolta nel mistero l’identità del pilota sovietico precipitato nel 1987 in Afghanistan e dato per sopravvissuto dopo 31 anni dall’abbattimento e ancora prigioniero dei talebani. La notizia ha fatto il giro del mondo. 

La notizia sul disperso in Afghanistan data dall’Agenzia Tass

A dare alla Russia la notizia che ha ancora diversi margini d’incertezza è stata una commissione sui prigionieri di guerra e dispersi. Una fonte della “Battle Brotherhood International Charitable Foundation of Veterans” ha riferito alla Tass che «tutte le informazioni sul pilota sono state fornite alla Russia da rappresentanti degli Stati Uniti in presenza di membri del personale dell’ambasciata afgana in Russia, come parte delle attività della commissione russo-statunitense sui prigionieri di guerra e sulle persone scomparse».

Disperso in Afghanistan: il dubbio tra due piloti

Secondo le prime ricostruzioni il pilota rintracciato e non ancora identificato potrebbe essere uno tra Sergey Pantelyuk e Alexander Mironov. La Pravda ha rintracciato la figlia di Pantelyuk che oggi a ha 31 anni e non ha mai conosciuto il padre. «Mia madre non si è mai risposata, quando le dissero che l’aereo di papà era stato abbattuto le vennero tutti i capelli bianchi. Non ha mai smesso di sperare nel suo ritorno».

In Afghanistan morti 15mila soldati sovietici

Dopo oltre 30 anni il misterioso pilota dell’ex Unione sovietica potrebbe già tornare in Russia entro i prossimi giorni. In Afghanistan vennero dati per dispersi o furono fatti prigionieri 417 uomini. Nella guerra tra il 1979 e il 1989 morirono 15mila sovietici.

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