Gay Pride, Cirinnà attacca Fontana. Ma è stata lei a negare le “famiglie arcobaleno” (video)
Partecipando entusiasta al Gay Pride di Pompei, Monica Cirinnà invita a dimenticare il ministro della Famiglia Lorenzo Fontana che, a suo dire, rappresenterebbe «una minoranza», da rispettare ma pur sempre una minoranza. In particolare la deputata Pd rispolvera la frase del ministro secondo cui «le famiglie arcobaleno non esistono», omettendo la parte in cui Fontana ha sottolineato che non esistono «per la legge». Non è un caso che la propaganda mainstream dimentichi quella precisazione: quelle tre parole, infatti, rendono l’affermazione di Fontana una verità incontestabile e non un’opinione cui opporre altre opinioni. E questo è un fatto che coinvolge direttamente proprio Monica Cirinnà: la legge sulle unioni civili che porta il suo nome, infatti, ha riconosciuto le coppie dello stesso sesso, ma non le “famiglie” dello stesso sesso.
Dice la Costituzione: «La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull’uguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare». La legge Cirinnà, però, non parla di matrimoni e, quindi, non riconosce le famiglie. Fontana, che è un cattolico e parla con la puntualità di chi ha alle spalle una solida cultura di riferimento, dunque, ha detto una cosa incontestabile. Lo stesso non si può dire della Cirinnà che lo contesta. «Fontana è una minoranza», ha decretato la deputata Pd. In realtà, minoranza è lei e chi la pensa come lei. Ed è ancora l’approvazione della legge a suo nome a confermarlo.
Benché il Pd esprimesse la maggioranza parlamentare e il governo, infatti, la sua iniziativa non ha portato al riconoscimento delle “famiglie arcobaleno” propriamente dette. Perché? Semplicemente perché i loro sostenitori non hanno avuto la forza di farlo. Non erano abbastanza né in Parlamento né nell’opinione pubblica, a partire dallo stesso elettorato del Pd. Per questo alla fine, sotto il governo Pd e con il sostegno della maggioranza di centrosinistra, la legge Cirinnà si è connotata come una legge “moderata”, che riconosce sì l’unione di persone dello stesso sesso, ma non conferisce loro la dignità di famiglia così come intesa dalla Costituzione. Se c’è qualcuno, dunque, che si fa portavoce di una minoranza è proprio Cirinnà, le cui convinzioni certo meritano lo stesso rispetto che lei dice di voler tributare alle convinzioni del ministro. Ma che forse avrebbero più efficacia e più presa nell’opinione pubblica se fossero presentate da un lato con una maggiore onestà intellettuale e dall’altro con una minore arroganza.
.. la famiglia non puo essere arcobaleno. e mi sta anche sulle balle che sti ghei lo abbiano rubato.
… e questo continuo sputacchiare sulla famiglia tradizionale/naturale, avrebbe anche un po’ stufato eh!!
Quanto siete ignoranti e patetici, stiamo nel 2018 no nel 200, arretrati di m****, malati sarete voi e la vostra ignoranza, vergognatevi di quello che dite, siete voi il cancro di questa società di certo non noi.
La famiglia è composta da un uomo e da una donna che possono dare la vita PUNTO. E’ un dato di fatto, inutile tante parole e discussioni: Ha ragione Fontana, e poi questyo non è assolutamente un problema. I problemi veri sono la povertà, la mancanza di un lavoro, la disoccupazione, i migranti. Il resto non conta
Cirina te manca il gusto de pigliallo? se encelai che te potiamo fà noi poveri cristi, però unce rompe le balle
Cirinnà vattene a ca’
Così come vogliono cancellare le diversità dei popoli, così a livello individuale vogliono cancellare la diversità maschile-femminile, tramite l’esaltazione dell’omosessualità (la quale con-fonde il maschile e il femminile). Ma non ce la faranno mai: la natura è più forte delle loro teorie strampalate. Intanto noi sosteniamo il ministro Fontana. La Cirinnà si demolisce da sola.
La natura è più forte…? Ne siamo proprio sicuri? La natura umana si modifica negli anni, la storia dimostra in più occasioni che l’omosessualità può essere socialmente indotta in massa, e questi pagliacci lo sanno benissimo, anche se fingono di credere che sia una cosa innata, per far credere di non essere interessati al proselitismo. Per questo la loro battaglia selvaggia degli ultimi anni è tentare disperatamente di mettere fortini stabili dentro le scuole fin dai primi anni dell’educazione e ovunque in tv, nei film nei concerti e negli spettacoli. Male male che vada, se non riescono a ‘normalizzarsi’, possono sempre spendere tutte le energie a creare confusione e disturbi psichici nelle menti labili, specialmente di figli sfortunati di poveri sinistrxxzi che fanno a gara a chi ha la ‘mente più aperta’ (retaggio invertito di segno del vecchio “a chi ce l’ha più lungo”). Disturbi e confusione che per loro sarà comunque un successo insperato e quasi completo, lo scopo di non sentirsi più a disagio è perfettamente raggiunto in una società di menti devastate come la loro.
Mi fa pena e schifo la cincillá .. una povera p-idiota ideologizzata e cresciuta sicuramente male in una famiglia fumosa e moralmente confusa !!!
Ma che cosa volete pretendere da una cirinnà che, nel più assordante silenzio ha fatto passare una legge che discrimina una parte dei cittadini italiani? Sì perché se sei dipendente statale in pensione e vai a vivere fuori dall’Italia perché, per esempio, tuo figlio vive in un’altra nazione, comunque devi pagare le tasse in Italia. Se invece non sei ex dipendente pubblico, le tasse le paghi dove vivi e dove, quindi, ricevi i servizi. Grazie cirinnà e grazie pd ( ma è l’acronimo di Poveri Deficenti?)
Poverina certo che in testa ha una gran confusione!!
Siete l‘immagine sporca dell‘italia. Pentitevi
ma che problema ha sta tizia? ridicolaaaa