G7, la provocazione di Trump spiazza tutti: «Dazi e barriere? Aboliamo tutto»
«Se tanto non vi piacciono dazi e barriere, potremmo abolirli tutti». È tesa come poche altre volte bla discussione al G7 in corso in Canada. Al punto che Donald Trump preferisce ricorrere alla provocazione “maieutica” pur di stanare i suoi alleati-concorrenti dell’Europa, Germania in primis, che di dazi e barriere doganali non vogliono sentir parlare. Un po’ perché ne sono convinti e molto perché a tanto “costretti” da frau Merkel che sul punto difende il teutonico surplus commerciale in materia di automobili.
L’ironia della Merkel: «È un punto di partenza»
La Germania, infatti, esporta molto di più di quel che importa. Un bene per i tedeschi, ma un pessimo affare per le altre economie della Ue, a cominciare da quella italiana, che oltre al danno vede ora profilarsi anche la beffa della risposta americana a colpi di dazi verso i nostri prodotti. Trump, dunque, secondo la rivelazione di Politico.it, che cita fonti americane presenti alle discussioni, avrebbe provocatoriamente invitato europei, canadesi e giapponesi a prendere in considerazione l’ipotesi «di cancellare tutto, no dazi, no barriere», ricevendone per tutta risposta un ancor più ironico «possiamo considerarla come un punto di partenza» da parte della Cancelliera.
Trump e Trudeau a confronto sul Nafta
Non è stata l’unica occasione durante la quale Trump ha ironizzato sull’abolizione dei dazi. Poco prima, infatti, lo aveva fatto a commento del bilaterale avuto il premier canadese Justin Trudeau: «È d’accordo a tagliare tutti i dazi e le barriere tra Canada ed Usa e sono molto felice». ironica anche la risposta del primo ministro di Ottawa: «Così direi che il Nafta (l’accordo di libero commercio del Nord America che Trump ha voluto rinegoziare, ndr) sta a posto». Ironie a parte, parlando del Canada, Trump ha definito «molto buone» le relazioni tra le due nazioni nordamericane per poi aggiungere che in futuro potrebbe riservare un «Nafta in una forma nuova», basato su accordi bilaterali con il Canada e con il Messico, «uno ad uno, un accordo più semplice». Trudeau, per ora, non risponde.
Oltre mille “autonomi” in Italia, si sono tolti la vita.
Contro di loro l’ideologia dominante, che, da molto tempo, ha costruito un ambiente diffamatorio e disonorante, tale da far credere ai piu’ deboli, di essere lui, il peccato e quindi in colpa. Altrimenti non si sarebbero cancellati, schiacciati e spinti verso gesti irrazionali, per dare spazio alla colossale immorale arbitrarietà istituzionale di questo paese.