G7, Conte tra i big mette d’accordo tutti: s’allinea con Trump ma non scarica l’Ue

9 Giu 2018 13:21 - di Lara Rastellino

G7, l’esordio di Conte tra i big è all’insegna della condivisione tout court: il neo premier italiano si allinea con Trump – da cui riceve un invito ufficiale a Washington e, al tempo stesso, riesce a non rompere con l’Europa, incassando pure i complimenti di Macron che, al termine del suo primo incontro con il presidente del Consiglio italiano, su Twitter cinguetta: «Condividiamo un continente: l’Europa. Una storia e dei valori comuni»…

G7, Conte mette d’accordo i big della Terra

Del resto, il premier fresco d’incarico ha esordito tra i big della Terra con una dichiarazione che ha spiazzato tutti. «Sono d’accordo con il presidente Trump – ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio Giuseppe Conte arrivando in Canada per il G7 – la Russia dovrebbe rientrare nel G8. È nell’interesse di tutti». Quindi ha spiegato: «L’Italia è sempre stata tradizionalmente fautrice della considerazione della Russia nell’ambito del G8». Poi però, dopo essersi allineato con Trump, Conte è riuscito a non rompere con l’Europa, tanto che, parlando della possibilità di porre il veto sul rinnovo delle sanzioni a Mosca, ha aggiunto: «Non chiedetemi adesso le posizioni perché nel confronto con gli altri partner valuteremo. C’è questa sensibilità, una maggiore apertura al dialogo», ma «questo non significa stravolgere un percorso che è attualmente definito ed è collegato anche all’attuazione degli accordi di Minsk per quanto riguarda il sistema delle sanzioni». Del resto, a Charlevoix, primo banco di prova internazionale per il neopresidente del Consiglio, Conte si è detto soprattutto «il portavoce degli interessi degli italiani». «Sicuramente sono qui a esprimere una posizione forte politicamente, perché io sono forte di una legittimazione politica molto intensa – ha rimarcato –. Siamo appena passati da un voto di fiducia che ha dato una larga maggioranza e di questo sono pienamente consapevole; dunque sono qui a rappresentare in modo forte e determinato le nostre posizioni» ha concluso il premier italiano.

Si allinea con Trump senza scaricare l’Europa

Insomma, il primo giorno di Conte è stato all’insegna dell’ecumenismo diplomatico declinato ai temi ‘caldi’ come i rapporti commerciali tra Stati Uniti e Ue, sempre con le priorità del Belpaese in cima alla lista delle esigenze in agenda. E così, prima Conte è stato impegnato in una bilaterale con il presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker, e poi con il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, con il quale ha affrontato il tema dei migranti come quello delle sanzioni all Russia. «A entrambi ho posto quelle che sono le nostre priorità: cioè la riforma della disciplina del regolamento di Dublino sulla migrazione e la questione della crescita, dello sviluppo» ha perciò sottolineato Conte. Non solo: per quanto riguarda il tema migranti, e in particolare la riforma del regolamento di Dublino, il premier italiano ha spiegato di aver «espresso la posizione di totale insoddisfazione dell’Italia per le proposte che sono attualmente discusse», definendole «assolutamente insoddisfacenti». «Com’è stato detto autorevolmente da altri partner dell’Unione europea – ha quindi precisato Conte  – l’Italia è stata lasciata sola in tutti questi anni nella gestione dei flussi migratori. E questo è inaccettabile». Ed è con questi convincimenti e queste rivendicazioni – forte anche dei positi esiti degli incontri avuti in bilaterale con i leader europei, il presidente francese Emmanuel Macron e la cancelliera tedesca Angela Merkel – che Conte, dopo aver incassato i complimenti di Trump che si è congratulato con il premier italiano per l’affermazione elettorale, ha anche ammesso sui dazi imposti dagli Usa che «c’è molta conflittualità, ci sono state dichiarazioni anche molto veementi da parte del Presidente Trump, degli altri partner europei. Noi siamo qui per valutare le varie posizioni. Com’è nelle nostre corde, saremo portatori di una posizione moderata. Cercheremo di capire le ragioni che spingono ad assumere queste posizioni e ci comporteremo di conseguenza». Oggi, intanto, si appresta a partecipare alle sessioni di lavoro dedicate, tra gli altri, ad ambiente e sostenibilità. Ma in agenda per poggi c’è, sottolineato in rosso, l’incontro bilaterale con la prima ministra britannica Theresa May.

 

 

Commenti

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  • LASCIAMOLI FARE 9 Giugno 2018

    Lasciamoli fare che loro sanno quello che fanno . . . PERO’ :
    Ll polacco centra o non centra ? L’inglese e’ fuori europa quindi sanzionabile ? La tedesca fagocita
    tutt’europa e in piu’ sanziona la russia ! Il biondo una ne fa’ e cento ne pensa fregandosene di tutti .
    Il francese prende il latte dalla seconda mamma tedesca . Il lussemborghese invece sparla
    e prende solo vino . Lasciamoli fare che loro sanno quello che fanno .