Fontana su gay e famiglie: l’odio delle élite non mi spaventa
“La furia di certa ideologia relativistica travalica i confini della realtà, arrivando anche a mettere in dubbio alcune lampanti evidenze, che trovano pieno riscontro nella nostra Costituzione. ‘La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio’, recita l’articolo 29, che sarà il principio della mia azione da ministro”. Lo scrive il ministro della Famiglia, Lorenzo Fontana, in un intervento su Il Tempo. “La rivolta delle élite -aggiunge- non ci spaventa e non ci spaventa affrontare la dittatura del pensiero unico. Andiamo avanti, con grande motivazione, abbiamo tanti progetti da attuare. Abbiamo le spalle abbastanza larghe per resistere agli attacchi gratuiti rispondendo con l’evidenza dei fatti, la forza delle idee e la concretezza delle azioni. Mai come in questo momento battersi per la normalità è diventato un atto eroico”. Fontana lamenta inoltre che contro le sue affermazioni si è scatenata la reazione di ambienti “che fanno del relativismo la loro bandiera”. E ribadisce di avere detto cose normali e quasi scontate e cioè “che un paese per crescere ha bisogno di fare figli, che la mamma si chiama mamma (e non genitore 1) e che il papà si chiama papà (e non genitore 2)”.
Bravo! Non ti curar di lor ma guarda e passa.