Famiglia, i gay contro Papa Francesco: «È come un monaco medievale»
C’era da aspettarsi che le nette e chiare parole di Papa Francesco in fatto di famiglia e matrimonio (l’unico modello è quello «composto da un uomo e una donna») avrebbero suscitato gli attacchi delle organizzazioni gay. Ed è ciò che è puntualmente avvenuto a poche ore dall’intervento di Bergoglio. «È comprensibile che al raduno in piazza San Pietro delle Forum delle famiglie cattoliche, organizzazione tra le più omofobe al mondo, Papa Francesco abbia dovuto vestire i panni del censore dell’amore altrui, ma definire “fuori dal progetto di Dio” tutte le famiglie non composte da uomo e donna, ha un sapore medioevale». Così tuona Aurelio Mancuso, presidente Equality Italia: «Come i monaci di quel tempo, che definivano demoniaco tutto ciò che non comprendevano, Francesco ha voluto immergersi nella tradizione cattolica più retriva, quella che da secoli nega ogni relazione e progetti di vita che non siano conformi alle leggi canoniche lontane dal messaggio evangelico. Da cattolico adulto, orgogliosamente omosessuale, che da dieci anni ha una sua famiglia, mi domando come il sommo pontefice, definito troppe volte amorevole e attento ai mutamenti sociali, non voglia discernere rispetto a una cultura colpevole di aver causato tanto dolore a milioni di persone e famiglie omosessuali». I gay si sono sorpresi perché s’erano probabilmente illusi che l’interprete autentico del pensiero di Papa Francesco fosse il “papa laico” Eugenio Scalfari. Oggi hanno capito che le cose non stanno così e ci sono rimasti male.
“Tuona?”, guardate che c’è un equivoco, e sarebbe importante chiarirlo subito. Quegli della mafia arcobaleno sono peti, non tuoni (d’altra parte, come dice la saggezza cinese, se vuoi conoscere qualcuno devi guardare a quale parte del suo corpo dà importanza). Se riportate le cose alle loro dimensioni reali, specie nell’agenda politica, tanti pupazzoni di cartapesta si sgonfiano come niente.
Finalmente Bergoglio ha detto qualcosa di cattolico (nella fattispecie, qualcosa di semplicemente naturale, condivisibile anche da chi non è cattolico). Ciò nonostante questo Bergoglio in questi anni ha distrutto la Chiesa, dottrinalmente e fattualmente, qualche vescovo dovrebbe trovare il coraggio e agire, ribellarsi insomma. Basta con l’assecondare le logiche del mondo!