Elezioni in Turchia: chi è Meral Aksener, la lady di Ferro che sfida Erdogan
Alcuni suoi sostenitori la chiamano ”sorella”. Altri, come lei stessa preferisce, Madre Meral. Per la cronaca è Meral Aksener, l’unica donna candidata a sfidare l’attuale presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, alla guida del Paese. ”La Turchia è stata governata da un uomo molto duro per un tempo molto lungo”, ha detto Aksener, parlando alla Cnn nella città meridionale di Adana, in piena campagna elettorale per le elezioni anticipate del 24 giugno. “Non vogliamo il dominio di un uomo – ha affermato durante il comizio – Vogliamo che la nostra Repubblica, la Democrazia e il Parlamento funzionino come oggi, vogliamo che i nostri deputati abbiano voce in capitolo, con il nuovo sistema non lo faranno”.
Meral Aksener ha già conquistato le elettrici turche
Leader del partito Iyi (Partito buono), nazionalista, di destra e conservatrice di 61 anni, Aksener sogna realisticamente di essere il terzo leader più votato, dopo Erdogan e Muharrem Ince, il candidato repubblicano del principale partito di opposizione in Turchia, il Chp. E’ lui, secondo i sondaggi, che dovrebbe sfidare Erdogan in un eventuale ballottaggio. Molte le donne che sostengono Aksener e che durante i comizi elettorali simbolicamente le consegnano il loro velo, che lei non indossa. La candidata li raccoglie rifacendosi a una tradizione turca, secondo la quale una disputa tra due uomini termina quando una donna getta a terra il suo velo.
Il partito di Meral Aksener è nuovo per la politica turca
Il suo partito, che lei stessa ha fondato il 27 ottobre del 2017, è una novità per la scena politica turca, ma Aksener è una veterana in politica e per otto mesi, tra il 1996 e il 1997, è stata anche ministro degli Interni, al culmine del conflitto contro i separatisti curdi del Pkk. Molte furono in quel periodo le accuse di violazioni dei diritti umani, ma Aksener nega. Nel suo curriculum anche il ruolo di vice presidente del Parlamento di Ankara. E’ entrata in politica nel 1994 con il Dyp, il Partito della Retta Via, conservatore moderato, oggi Partito democratico. E’ passata poi all’Mhp di Devlet Bahceli, con il quale ha rotto nel 2016 dopo che i nazionalisti hanno annunciato l’alleanza con Erdogan. E con l’Iyi, dice, ha fondato ”il partito del coraggio” per difendere ”la democrazia sotto minaccia” in Turchia e fondare una ”società libera” dove sia garantita la ”libertà di espressione”.