Dopo la morte di Susanna 9 tedeschi su 10 dicono “via gli irregolari”

15 Giu 2018 13:56 - di Viola Longo

Quasi il 90% dei tedeschi è a favore di un’accelerazione delle espulsioni di migranti in situazione irregolare. Il dato emerge dall’inchiesta Deutschlandtrend condotta per conto dell’emittente ARD.

Più nel dettaglio l’86% dei tedeschi è favorevole all’espulsione dei migranti che si sono visti negare la richiesta di asilo e il 62% delle persone interpellate considera che gli stranieri senza documenti validi che raggiungono le frontiere del Paese dovrebbero essere respinti, come vorrebbe il ministro dell’Interno Horst Seehofer, molto critico nei confronti di Angela Merkel sul tema della gestione dei migranti.

Una contrapposizione con la cancelliera che Seehofer ha minacciato di far sfociare in una vera crisi politica, tanto che, secondo i media tedeschi, a mediare tra le due posizioni dovrebbe intervernire oggi il presidente del Bundestag, il cristianodemocratico Wolfgang Schaeuble. Sui migranti Merkel è a favore di decisioni europee e non misure nazionali che rischierebbero di dividere i partner Ue, mentre Seehofer sembra disposto a procedere anche solo nell’adozione di misure che consentano i respingimenti, che dovrebbero coinvolgere secondo lui anche quanti sono stati registrati al loro arrivo in Europa in uno stato diverso dalla Germania.

A rendere ancora più complicato il quadro politico è arrivato poi un atroce caso di cronaca: lo stupro e l’assassinio di una ragazzina di 14 anni, Susanna, da parte di un immigrato iracheno di 20 anni, poi arrestato in Iraq dopo che si era dato alla fuga insieme a tutta la famiglia: madre, padre e cinque fratelli. La ragazzina era scomparsa il 22 maggio, ma il suo corpo è stato ritrovato una settimana fa a Wiesbaden. L’assassino nel 2016 aveva fatto richiesta d’asilo, ma era stata respinta. Nonostante questo è rimasto in Germania fino alla fuga in Iraq, avvenuta pochi giorni dopo la scomparsa di Susanna.

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