Dazi, Trump: “Se Harley Davidson produce fuori dall’America è finita”
«Una Harley-Davidson non dovrebbe mai essere costruita in un altro paese. Mai! Se vanno via, per loro sarà l’inizio della fine. Non potranno vendere negli Usa se non pagando tasse pesanti». Donald Trump si scaglia contro la Harley-Davidson, che ha annunciato lo spostamento all’estero della produzione delle moto destinate al mercato dell’Unione Europea. Un affronto, per il presidente che da mesi celebra il rientro di aziende in terra americana dopo il varo della riforma fiscale. La celebre casa di motociclette, invece, trasferirà alcune attività di produzione dagli Stati Uniti in altri paesi -Thailandia, India, Brasile- per evitare i nuovi dazi introdotti dall’Ue. Il brand del Wisconsin ha reso noto nella documentazione inviata alla Sec che le tariffe relative alle moto esportate dagli Usa verso il Vecchio Continente sono salite dal 6% al 31%. Questo, nelle stime dell’azienda, potrebbe comportare un aumento medio del prezzo di ogni motocicletta importata dall’Unione Europea nell’ordine di 2200 dollari.
La profezia di Trump su Twitter
«Una Harley-Davidson non dovrebbe mai essere costruita in un altro paese. Mai!», tuona Trump su Twitter. «I dipendenti e i clienti sono già molto arrabbiati con loro. Se si trasferiscono, state a vedere, sarà l’inizio della fine. Si sono arresi, hanno mollato! L’aura sparirà e saranno tassati come non è mai successo prima», aggiunge il presidente. «All’inizio dell’anno -prosegue Trump- Harley-Davidson ha detto che avrebbe trasferito buona parte delle attività dall’impianto di Kansas City in Thailandia. Questo succedeva ben primo dell’annuncio dell’introduzione delle tariffe. Quindi, stavano solo usando le tariffe e la guerra commerciale come pretesto. Tutto ciò -osserva- dimostra quanto sia sbilanciato e non equo il commercio, ma lo sistemeremo». Trump ripete che «stiamo spingendo altri paeso a ridurre ed eliminare tariffe e barriere commerciali che per anni sono state utilizzate in maniera scorretta contro i nostri agricoltori, lavoratori e aziende. Stiamo aprendo mercati chiusi e stiamo sempre più lasciando il segno. Devono giocare secondo le regole o pagheranno come prevedono le tariffe».
Trump minaccia dazi anche sulle auto europee
Quindi, parte un altro fendente diretto al bersaglio della giornata: «Quando ho ricevuto dirigenti della Harley-Davidson alla Casa Bianca, officials over to the White House, li ho rimproverati per le tariffe troppo alte di altri paesi, come l’India». «Le aziende ora stanno tornando negli Stati Uniti, La Harley deve sapere che non saranno in grado di vendere negli Stati Uniti se non pagano tasse pesanti», minaccia Trump, che invia un segnale anche all’industria automobilistica del Vecchio Continente. Il presidente, recentemente, ha prospettato l’introduzione di tariffe del 20% su veicoli prodotti in Europa. «Stiamo concludendo il nostro studio sulle tariffe relative alle auto provenienti dall’Ue, per troppo tempo si sono avvantaggiati ai danni degli Stati Uniti con barriere commerciali e dazi. Alla fine tutto verrà riequilibrato. E non ci vorrà molto tempo!».