Contro la droga battiamoci per la vita. Pacchetto di proposte di FdI e Modavi

26 Giu 2018 17:52 - di Redazione

I dati allarmanti sull’uso e il consumo di sostanze stupefacenti tra i minorenni sono al centro della trentaduesima Giornata internazionale contro la droga, indetta dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1987. Tante le iniziative sul territorio di associazioni e partiti per prevenire, informare all’insegna della vita con l’obiettivo di una profonda rivoluzione culturale che riempia anche il vuoto legislativo degli ultimi anni.

Il Modavi contro la droga, viva laVita

Come ogni anno il Modavi Onlus, con la sua rete di affiliati, rinnova l’impegno contro le droghe e lo fa con una campagna nazionale dal titolo “Contro la droga, Viva la Vita” per sensibilizzare e informare sugli effetti dannosi provocati dal consumo di sostanze stupefacenti. Inoltre, dal 26 giugno al 26 luglio 2018 sarà possibile partecipare al Contest #ControlaDroga#VivalaVita: «partecipare è semplice e accessibile a tutti – si legge sulla pagina Facebook del Modavi –  basta realizzare una idea creativa, come ad esempio una fotografia, un video, una poesia, uno slogan, una canzone o un disegno e pubblicarlo sui propri social network utilizzando i due hashtag della campagna, taggando i nostri social e la pagina 26 giugno – Giornata Mondiale per la Lotta alla Droga».

Fratelli d’Italia: subito un sottosegretario

Fratelli d’Italia, impegnato da sempre su questo tema, ha puntato i riflettori sulla necessità di introdurre una delega specifica con la nomina di un sottosegretario insieme al rafforzamento del Dipartimento Politiche Antidroga, alla convocazione di una Conferenza nazionale e alla creazione di un fondo per il reinserimento lavorativo. Nel corso dell’incontro alla Camera dal titolo “Liberi di curarsi: emergenza droga, sistema dei servizi, vuoto legislativo”, promosso dalla Federazione italiana comunità comunità terapeutiche, Fabio Rampelli, insieme con Maria Teresa Bellucci, ha denunciato come il sistema stia «brancolando in un pericoloso vuoto legislativo, mentre vecchie e nuove droghe dilagano. In Italia circa 460mila persone hanno bisogno di trattamento terapeutico per una dipendenza, solo 140mila vengono effettivamente trattati, un italiano su tre rimane fuori dai sistemi di cura. Dipendenze che si evolvono quasi quotidianamente a causa dell’introduzione di  nuove sostanze.  Noi non ci voltiamo dall’altra parte, dice il capogruppo di FdI alla Camera postando su Facebook la foto di un cartello con su scritto “Riservato a chi ha una tremenda voglia di vivere”. I dati aggiornati al 2018 dimostrano che di droga si muore ancora, nonostante il silenzio dei media. Muoiono più uomini che donne. Muoiono da soli, al chiuso di una stanza o di un bagno. Muoiono per overdose di eroina, di cocaina o di cocktail di sostanze stupefacenti e hanno un età media di 37  anni.  Nella giornata internazionale contro le droghe e le nuove dipendenze Rampelli ha sottolineato  «l’importanza di formare un intergruppo parlamentare che solleciti un approfondito studio sui fenomeni ormai capillari della diffusione delle droghe e una costante attenzione alle realtà associative che operano nel settore della prevenzione e della cura. Mi auguro – ha aggiunto – che il Movimento 5Stelle, che nella scorsa legislatura aveva formato un intergruppo per la liberalizzazione della cannabis, ora come forza di governo si renda conto della strage silenziosa che la droga sta facendo spezzando le vite dei giovani. Appena sarà istituito, chiederemo conto al nuovo ministro dell’istruzione per capire quale sia la strategia del governo per combattere la diffusione della droga nelle scuole».

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