Conte all’Eliseo: vanno realizzati hotspot nei paesi africani d’origine

15 Giu 2018 15:27 - di Redazione

L’istituzione di hotspot nei Paesi africani d’origine (non solo la Libia ma anche quelli sahariani, come il Niger) per chiudere la rotta verso il Mediterraneo tutelando, al tempo stesso, le vite degli immigrati. È questa una delle due proposte con le quali il premier Giuseppe Conte è arrivato  all‘Eliseo per il pranzo di lavoro con il presidente francese Emmanuel Macron iniziato con una cakorosa stretta di mano. La prima proposta, spiegano le fonti di Palazzo Chigii, è per un’attuazione nel breve periodo di una riforma radicale del regolamento di Dublino. A lungo termine, invece, Conte pensa, appunto, all’istituzione di hotspot gestiti dall’Ue nei Paesi africani d’origine. Il faccia a faccia tra il premier italiano e il presidente francese si svolge in un clima di grande attesa dopo il gelo tra Parigi e Roma seguito alle parole insultanti dell’inquilino dell’Eliseo sulla disumanità dell’Italia per il caso della nave Aquarius.

Immigrati, Conte da Macron con due proposte

«Dal vertice dei presidenti del Consiglio in Francia mi aspetto rispetto e aiuti concreti. A Ventimiglia i cinici e gli irresponsabili sono oltre confine», ha puntualizzato da Genova il ministro dell’Interno Matteo Salvini dopo le notizie dei poliziotti sceriffi francesi impegnati a Ventimiglia per impedire l’ingresso degli immigrati in Francia. Il ministro ha citato la Francia e in particolare il presidente Macron parlando anche della sperimentazione del taser da avviare in Italia: «Lo usano in tanti paesi europei civili, dalla Gran Bretagna alla Francia, su questo pertanto Macron non potrà criticarci». Tra i temi al centro dei colloqui sarà la gestione delle migrazioni, sul quale è «a rischio l’intero impianto dell’Unione Europea», come ha detto il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, malgrado i numeri degli arrivi in Italia dal Nordafrica siano in forte calo. Tra gli argomenti sul tavolo, però, anche la riforma dell’eurozona in vista anche del Consiglio europeo di fine mese, il 28 e 29 giugno.

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