Rom, Leu denuncia Salvini. Sgarbi: italiani controllati, perché loro no?
L’esponente di Liberi e Uguali Roberto Speranza ha denunciato il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, per istigazione all’odio razziale per aver annunciato l’iniziativa di un censimento di Rom e nomadi. “Per me non bastano più le parole – ha detto – per questo ho deciso di denunciare il vicepremier ai sensi della legge Mancino”, ha spiegato il deputato, riferendosi alla norma introdotta nel 1993 per la repressione dei crimini legati all’odio razziale. Ma un censimento della popolazione rom e sinti in Italia costituisce un crimine, un reato? Non la pensa così Vittorio Sgarbi che sui social commenta: “Ma perché, non sono forse già censiti, controllati, intercettati, segnalati, identificati, spremuti o inseguiti da Equitalia, autovelox, tutor, carte di credito e bollette, gli italiani? Perché non censire e identificare i Rom?”.
Sul tema è stato chiesto un commento al vice portavoce capo della Commissione Europea Alexander Winterstein, il quale ha però chiarito che al momento stiamo parlando di intenzioni che i giornali attribuiscono al ministro degli Interni italiano. In ogni caso, ha chiarito, “non si può, come regola generale, espellere un cittadino europeo su base etnica. Non entro nei dettagli, ma” nell’Unione Europea “non è legale espellere su base etnica. Questo è arcichiaro”.
Ritengo che molti dovrebbero ripassare non solo la storia ma anche la lingua italiana. Si confonde il Censimento con l’espulsione di una persona, censire ha un significato ben preciso che e’ quello di riconoscere lo status quo di una cosa o individuo che e’ posta in un luogo comune. Il censimento è utile all’amministrazione di uno Stato, poiché grazie ai dati raccolti si hanno notizie aggiornate sulle persone che vivono in quel momento nello Stato, quante sono di sesso maschile e quante di sesso femminile, quanti sono i bambini rispetto agli anziani e così via: si tratta di una precisa radiografia del Paese alla quale si possono aggiungere dati precisi anche sulle abitazioni.
Grazie al censimento infatti si può sapere quante sono le persone residenti e come sono strutturalmente gli edifici abitati e come sono suddivise le unità abitative. Il censimento viene indetto e finanziato dall’ISTAT, che è l’Istituto Nazionale di Statistica, che si occupa oltre che del censimento su popolazione, industria e agricoltura, anche di indagini sulle famiglie e indagini economiche.