Bonus cultura, Bonisoli: bloccato dal Consiglio di Stato per l’incapacità del governo di sinistra
“La cultura non è una mancetta elettorale, ma un investimento. Qualche giorno fa, dopo aver criticato la 18App, il bonus con cui Renzi regalava 500 euro ai diciottenni, mi hanno accusato di voler togliere finanziamenti alla cultura per i giovani. Non è vero. È vero il contrario: intendo aumentare i fondi a disposizione per la cultura, e uno degli assi strategici dove più soldi pubblici verranno spesi è proprio l’incentivare la diffusione di cultura tra i giovani”. Lo scrive su Facebook il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Alberto Bonisoli. “Domenica, ‘Il Sole 24 Ore’ – ricorda il ministro – ha dato notizia che il Consiglio di Stato ha bloccato la proroga del Bonus Cultura per il 2018-2019, a causa di errori compiuti dal precedente Governo. In altre parole, questo significa che il Bonus Cultura 2018, quello che mi si accusa di voler eliminare, rischia di sparire a causa dell’incapacità di chi mi ha preceduto. E’ ironico che gli stessi politici, che mi accusano di non voler rifinanziare il Bonus cultura ai 18enni, hanno creduto a tal punto in questa misura che non sono stati in grado o non hanno voluto rifinanziarla”. “In pratica – sottolinea il titolare del Collegio Romano – da una parte sostengono, a voce, la 18App, dall’altra la cancellano. Al di là di questo aspetto singolare, le critiche che ho mosso alla 18App significano che, per noi, la cultura non è una mancetta elettorale, al contrario: la cultura è investimento”.