Belva inferocita: albanese massacra di botte la moglie, poi tenta di dare fuoco ai poliziotti

7 Giu 2018 13:35 - di Prisca Righetti

Feroce con la moglie, spietato con i suoi bambini, una belva pronta a tutto anche con i poliziotti intervenuti per neutralizzarne la violenza incontrollabile a cui ha tentato di dare fuoco dopo averli cosparsi di benzina. Ad oggi il Tribunale per i minori e i Servizi sociali sono riusciti a strappare definitivamente dalle grinfie del loro aguzzino i piccoli e la donna, messi al sicuro in una struttura protetta segreta, ma il segno di quanto fatto finora resta indelebile nella memoria di tutti coloro i quali hanno avuto a che fare con lui: un albanese che massacrava di botte e minacciava di morte la moglie davanti ai figli da almeno 10 anni…

Massacra di botte la moglie davanti ai figli: fermato albanese

La vicenda, ricostruita nei dettagli da PerugiaToday e ripresa anche da il Giornale, risale allo scorso aprile, quando a situazione esasperata, le urla della donna e il pianto dei figli piccoli ha indotto qualcuno a dare l’allarme, motivando il tempestivo intervento dei poliziotti di Assisi, apparsi sul drammatico scenario casalingo, hanno provato a dissuadere l’uomo dal compiere atti estremi. Lui, per tutta risposta, ha cercato di bruciarli vivi, cospargendoli di benzina e minacciando di dare fuoco a tutto e tutti. Non senza difficoltà, comunque, gli agenti intervenuti sono riusciti a strappare dalla furia cieca del marito la donna e a metterla in salvo, cercando poi di arrivare a concludere l’operazione di salvataggio arrestando l’uomo che ha opposto una veemente resistenza, tanto che oggi sul suo capo grava anche l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.

Ha tentato di dare fuoco ai poliziotti intervenuti

All’uomo, al quale è stato imposto di abbandonare la casa in cui viveva con la famiglia, è stato imposto anche il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati da moglie e figli, tenuto a mantenersi a debita distanza – almeno 500 metri – dalle vittime della sua violenza, così come gli è stata inibita ogni possibilità di comunicare con loro sia attraverso strumenti informatici che telematici. Nel frattempo, il Tribunale per i Minorenni di Perugia incaricato del caso ha sospeso la potestà genitoriale dell’uomo nei confronti dei suoi due figli e, come anticipato, piccoli e madre sono stati trasferiti in un luogo segreto protetto, lontano dalla furia di quel marito orco e di quel genitore violento che ha infierito per anni,. complici anche l’abuso di alcool e la mancanza di un lavoro.

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