Aquarius, lo scrittore anti-Salvini sperava morisse un bimbo a bordo
Sì, il caso della nave Aquarius ha tolto il senno, ha dato fiato alle trombe buoniste, che poi tanto anime belle non sono. Si va dal “criminale nazista” all’indirizzo di Salvini da parte del sindaco di Palermo Leoluca Orlando; ai “banditi” di Roberto Saviano contro Matteo Salvini e Danilo Toninelli, o a Laura Boldrini che ha bollato come “disperato” il ministro dell’Interno. E poi tutto un assortimento di insulti da parte dell’intellighenzia radical chic, pronta a criminalizzare il governo senza dire una parola sugli altri Stati che hanno dato pessima prova di accoglienza. Accoglienza con i porti degli altri. Ma il peggio del peggio l’ha sfoderato uno scrittore, progressista e cattolico, Edoardo Albinati, noto per avere vinto due anni fa il premio Strega. Durante la presentazione del suo libro in una Feltrinelli di Milano è partito un commento sulla vicenda della nave Aquarius che trova un solo commento: inciviltà.
«Io stesso, devo dire, con realpolitik di cui mi sono anche vergognato – ha affermato Albinati -, ho pensato, ho desiderato che morisse qualcuno sulla nave Aquarius. Ho detto: adesso, se muore un bambino, io voglio vedere che cosa succede per il nostro governo». Già il solo pensarlo è molto poco “buonista”, ma affermarlo ad alta voce è un orrore totale, uno schifo assoluto. Eccoli i buonisti. Vedono Salvini al governo, e tirano fuori la loro anima nera, arrivando a “desiderare” che morisse un bambino a bordo per tirare altro fango contro il ministro. La prova di quanto detto è un video realizzato da Radio Padania finito su YouTube.
Progressista e cattolico….. ma non vi fa un po schifo solo a pronunciare il suo nome ? Edoardo abinato, . Caro cattolico, quindi un lecca santini, ha mai provato a buttarsi a mare cosi’ invece di far saltare il governo andremo tutti in pizzeria a far baldoria.
Che desidero misero!!! Una mente molto infantile.
questi sono gli accoglienti, sperano nella morte di qualche disgraziato per infamare il governo italiano.