Al Grande Fratello tollerano sesso e volgarità, ma se Filippo parla di fascismo…

1 Giu 2018 12:43 - di Alberto Consoli

Al Grande Fratello tutto è permesso: sesso, nudi, volgarità, insulti, approcci omosex, sospetto ingresso di cocaina puntualmente stigmatizzato dagli scoop di Striscia la Notizia, ma nessuno ha pensato di  chiudere questa casa degli orrori, o casa a luci rosse, come volete. Poi un concorrente, Filippo Contri, osa fare affermazioni positive sulla scuola italiana ai tempi della riforma Gentile e succede il pandemonio. Mediaset si imbarazza. Ma può essere mai? E’ penoso se non fosse ridicolo che a finire nel mirino di un Gf da trivio sia finito Contri che si è messo a parlare insieme a Veronica, Lucia e Alberto della scuola fascista. Il concorrente, eliminato ad un passo dalla finale, è finito nel centro di una bufera mediatica.

«È grazie al fascismo che…»

Nonostante sia fuori dal gioco, sono emersi nuovi filmati con i quali si tenta un vero e proprio linciaggio. Si sa, parli di  fascismo, di Mussolini, di Gentile, attribuendogli  meriti per quanto riguarda l’ambito scolastico e saltano i nervi a tutti, cortocircuito. La regia del programma ha subito cambiato inquadratura, ma era troppo tardi.  Questo il ragionamento “spericolato”: «Poi le materie classiche, noi ci differenziamo dal resto del mondo perché c’abbiamo una scuola che veramente, grazie al fascismo, una delle cose che ha portato il fascismo – ha affermato Contri -. Che è stata proprio la cosa pos… la cosa dello studio, la scuola, il piano Gentile. Addirittura Mussolini – dice Contri – cambiò questo piano scolastico, questa riforma scolastica, però per dirti quanto era importante, lui cambiò questa riforma scolastica, perché era troppo classica». Contri dice una verità. Dopo avere visto di tutto in quella casa del Gf, ecco che è un elogio della riforma scolastica ormai da tutti elogiata – anche i detrattori si sono ricreduti ob torto collo – a mettere in imbarazzo la D’Urso e Mediaset. Siamo imbarazzati noi per loro.

Commenti

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  • Marcello 1 Giugno 2018

    Ormai il buon vecchio Berlusconi si è autoriciclato nel pensiero unico europeista, ma il suo buonismo d’accatto fa acqua da tutte le parti: il Fascismo? Ohibò, giammai!