Welfare, In Italia diventa sempre più largo il divario tra ricchi e poveri
Che la forbice tra ricchi e poveri si fosse allargata a dismisura per effetto della crisi che nel giro di pochi anni ha inghiottito il ceto medio, era cosa risaputa. Pochi, però, immaginavano che dal 1995 al 2014 la quota di ricchezza privata netta personale detenuta dal percentile più ricco della popolazione adulta (1 per cento) sia lievitata in Italia dal 16 al 25 per cento nel 2014. «Straordinario», poi, che a partire dal 2008 (e sempre fino al 2014) l’aumento di concentrazione di ricchezza dei 5mila Paperoni italiani sia schizzato dal 2 al 10 per cento della ricchezza privata del paese con conseguente aggravio di costi per il welfare. I dati sono emersi dalle conclusioni del seminario organizzato dal Forum delle disuguaglianze diversità all’istituto Don Sturzo di Roma.