Verso il vertice di Singapore, ma Kim resiste sulla denuclearizzazione
Mentre fervono i tentativi diplomatici di salvare il vertice del 12 giugno a Singapore tra Donald Trump e Kim Jong Un, il ministro sudcoreano per l’Unificazione avvisa che rimangono ancora “significative” le differenze tra Stati Uniti e Corea del Nord riguardo al modo in cui ottenere la denuclearizzazione della penisola coreana. “Posso dire che le differenze di posizioni tra Corea del Nord e Stati Uniti rimangono abbastanza significative – ha detto Cho Myoung-gyon durante un discorso a Seul – non sarà facile diminuire le differenze e trovare un terreno comune, ma credo che non sarebbe impossibile”. La valutazione del ministro sudcoreano è arrivata nel giorno di un nuovo incontro tra le delegazioni americane e nordcoreane, che hanno iniziato con una riunione di tre ore domenica scorsa i negoziati finali per cercare di arrivare un accordo che permetta il vertice, prima annunciato da Trump come storico, poi annullato la scorsa settimana e poi rimesso, sempre da Trump, in pista dopo appena 24 ore. L’incontro, affermano fonti sudcoreane citate dalla Yonhap, si è sempre svolto a Panmunjon nella zona demilitarizzata tra le due Coree ed durato 4 ore, dopo che le delegazioni non si sono incontrati né lunedì, né martedì su indicazione dei nordcoreani. Ma la maggiore attesa è forse per l’arrivo a New York di Kim Yong Chol, l’ex capo dell’intelligence nordcoreana che dovrà incontrare il segretario di Stato Mike Pompeo, che nelle settimane scorse era stato a Pyongyang per incontrare Kim Jong Un in vista del vertice con Trump. Il ministro sudcoreano ha infatti espresso la speranza che l’incontro, previsto nei prossimi giorni, tra l’ex capo dell’intelligence e Pompeo possa portare a dei risultati: “Ora che i leader dei due Paesi sono impegnati in negoziati a tutti i livelli, credo che le possibilità che si trovi un terreno comune siano alte”, ha detto. Il governo di Seul non esclude che anche il presidente Moon Jae in possa partecipare al vertice di Singapore se Washington e Pyongyang troveranno un accordo e quindi si avrà l’incontro tra Trump e Kim.