“Sotto Colle Oppio una nuova Pompei, ma non ci sono fondi per gli scavi”
«Sì, ci vorrebbe qualche milione di euro per fare uno scavo archeologico e accertare l’entità e l’estensione delle Terme di Tito. Crediamo che lì, come in tanti altri punti di Roma, ci possa essere una nuova Pompei, ma al momento non mi sembra che ci siano le condizioni per procedere a uno scavo». Lo ha detto Eleonora Ronchetti, della Sovrintendenza capitolina, intervenendo durante la seduta congiunta delle commissioni Cultura e Ambiente sul progetto di realizzazione di un playground a Colle Oppio.
Gli scavi di Colle Oppio furono reinterrati per non spostare i profughi curdi
«Probabilmente le terme Tito si estendono su tutta l’area – ha spiegato – negli anni 98-99 gli scavi vennero reinterrati per motivi di sicurezza pubblica, era l’epoca di Ocalan e la comunità curda dormiva lungo l’area archeologica quindi si decise di reinterrarli per rendere sicuri gli scavi e la vita stessa delle persone».
La nuova Pompei e le terme di Tito
Le Terme di Tito furono costruite quasi in concomitanza con il Colosseo. Si trattava di un edificio non molto grande, preceduto sul lato dell’Anfiteatro da una grande scalea. Lo schema delle terme è stato realizzato da Andrea Palladio. La struttura sarebbe stata realizzata da Vespasiano, inoltre mette in risalto il dislivello di 17,5 metri rispetto al Colosseo è stato colmato da una grande scalea. La pianta delle terme di Tito sarà quella caratteristica delle grandi terme di Roma: le terme si sviluppavano su un asse centrale attorno al quale si sviluppavano gli ambienti ed esposto a nord a causa del suo allineamento con edifici vicini preesistenti. Le rovine delle terme erano ancora visibili nel Cinquecento, ma sparirono completamente nel Ventennio quando venne sistemato il Parco del Colle Oppio. Ora la nuova proposta di scavi, ma chi troverà i fondi?
Non è una proposta di scavi; tutto il contrario. Visto che non abbiamo i mezzi per scavare, allora installiamo un impianto sportivo sopra. Magari non si danneggiano i reperti archeologigi, ma a mio avviso il paesaggio ne soffrirà alquanto