Salvini: «Non sono disposto a giocare a Risiko, il M5S torni coi piedi per terra»
Stop ai capricci, stop alle prese in giro. Matteo Salvini dice no a un governo istituzionale. Ed è pronto a chiedere un preincarico per tentare di formare un esecutivo. Il leader della Lega lo ha detto chiaramente, attorniato dai cronisti, arrivando a Grumello del Monte, nel Bergamasco, dove è intervenuto alla festa della Lega. «Il governo istituzionale è stare tutti insieme per non fare nulla», ha spiegato Salvini, che ha aggiunto: «Proverò a cercare in Parlamento quella forza per fare le cose che ci chiedono gli italiani. Ci proverò fino all’ultimo, ma partendo dal centrodestra che è la prima coalizione e ha vinto in Molise e Friuli», ha sottolineato il segretario del Carroccio. Alla domanda se chiederà un preincarico per fare un governo, Salvini ha risposto: «Perché no?».
«Siccome prima delle elezioni ho detto mandiamo a casa la sinistra e il Pd, mai andrò al governo con la sinistra e il Pd», ha spiegato Salvini: «Si ragiona con i 5 Stelle o altrimenti c’è il voto». Poi ha precisato: «Vediamo se qualcuno dei 5 Stelle dopo queste settimane torna coi piedi per terra e viene a un tavolo a ragionare sulle cose da fare ma con la squadra che ha vinto, il centrodestra – ha ancora detto Salvini – Coi veti e i bisticci non si va da nessuno parte, l’ho detto a Di Maio ma anche a Berlusconi». Il Pd «in questo momento è affascinante, è come un esperimento antropologico, è Risiko perché ogni giorno ci sono gli orlandiani, i martiniani, i renziani… Peccato che dopo le elezioni in Lombardia non ci sia più quella corrente bergamasca, che doveva essere un testa a testa tra Fontana e Gori».
«Aspettiamo le scelte del Colle. Io – spiega Salvini, stavolta da Genova – ho detto, senza voler forzare nessuno, che dal mio punto di vista e quello di milioni di italiani, che se c’è un governo, c’è tra chi ha vinto le elezioni. E quindi, l’unico governo possibile è quello tra centrodestra e Cinquestelle su un programma concordato e condiviso che può mettere insieme la riduzione fiscale della flat tax con il sostegno con chi ha perso il lavoro come ipotizzato dai Cinquestelle. L’unica altra soluzione -avverte- è quella delle elezioni. Ma non elezioni tra sei mesi, otto mesi, 12-18 mesi, tutti insieme per tirare a campare. Assolutamente no, non è la strada per cui lavoriamo, anche se la Lega è quella che sta crescendo più di tutti e ci potrebbe convenire».
«Fino all’ultimo tenteremo di trovare i numeri per mettere in piedi un governo. Noi siamo disponibili non a inventarci una nuova legge elettorale ma sull’attuale a mettere un premio di maggioranza per permetta a chi prende un voto in più di avere la maggioranza garantita per governare. L’interesse degli italiani viene prima», ha concluso Matteo Salvini.