Puigdemont resta libero, ma l’estradizione in Spagna è più vicina
Carles Puigdemont non sarà riarrestato dalle autorità tedesche ma al momento resta tutta da decidere in merito all’istanza di estradizione in Spagna presentata dalla magistratura iberica. L’Alta Corte dello stato tedesco di Schleswig-Holstein ha infatti respinto la richiesta presentata dal procuratore generale di mettere di nuovo in custodia cautelare il leader indipendentista catalano, arrestato lo scorso marzo nel nord della Germania, cinque mesi dopo aver lasciato la Spagna, dove rischia fino a 25 anni di carcere per aver organizzato lo scorso 1 ottobre il referendum sull’indipendenza, considerato illegale da Madrid.
Puigdemont fu arrestato in Germania nel marzo scorso
Come si ricorderà, Puigdemont, che è accusato di ribellione e disturbo dell’ordine pubblico, aveva disatteso il responso della Corte Costituzionale spagnola secondo la quale la consultazione indetta dalla Generalitat catalana era da ritenersi assolutamente illegittima. Ne nacque uno scontro frontale con il governo di Madrid presieduto dal popolare Mariano Rajoy, sostenuto in questo anche dai socialisti del Psoe. Puigdemont fu dichiarato fuorilegge e riparò all’estero, prima in Belgio quindi in Germania, dove fu arrestato poi rimesso in libertà e dove si trova tuttora.
In patria è accusato di ribellione: rischia 25 anni
Per quanto riguarda il capitolo estradizione in Spagna, la richiesta del procuratore generale dello Schleswig-Holstein è stata inoltrata proprio in queste ore alla Corte Suprema (Olg). La richiesta segue di poco l’incontro avuto a L’Aia, in Olanda, nell’aprile scorso tra i pubblici ministeri tedeschi con i loro colleghi spagnoli. In quell’occasione, quest’ultimi fornirono nuove prove, soprattutto video, che dimostrerebbero che Puigdemont aveva commesso violenze contro la polizia il giorno del referendum per l‘indipendenza catalana. Alla luce di queste nuove evidenze, il pubblico ministero pubblico ha chiesto quindi che venga riesaminata l’imputazione per «ribellione» dichiarata «non ammissibile» in una prima ordinanza emessa dai giudici dello Schleswig Holstein. «Le violenze – hanno scritto gli inquirenti tedeschi – sono state di una dimensione tale per cui il procuratore generale ritiene che Puigdemont dovrebbe essere estradato anche con l’accusa di ribellione».