Orrore a Latina, anziana picchiata, insultata e chiusa in gabbia: 7 arresti

30 Mag 2018 10:54 - di Martino Della Costa

Picchiata, insultata, minacciata, strattonata e, alla fine, persino costretta a letto in una sorta di “gabbia” e rinchiusa a chiave nella sua stanza senza bagno: un orrore senza fine, quello patito da una povera anziana “ospite” di una casa di riposo a Roccagorga (Latina) ed emersi nel corso di un’indagine del Nas carabinieri di Latina.

Anziana maltrattata e chiusa in gabbia: orrore a Latina

Un orrore quotidiano, uno stillicidio perenne, che non aveva freni morali da parte di aguzzini senza scrupoli, oggi finiti in manette al termine di una lunga indagine del Nas carabinieri, nel corso della quale sono emersi i maltrattamenti fisici e psicologici inferti alla povera anziana, vittima indifesa. Anzi, per la precisione, l’attività investigativa si è conclusa con l’esecuzione di sette ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari e con un decreto di sequestro preventivo della struttura. L’indagine, emblematicamente denominata “Gabbia”, ha preso le mosse dalla denuncia presentata dai familiari dell’anziana, insospettiti e allertati dallo stato di prostrazione e paura in cui versava l’anziana. Così, effettuate anche intercettazioni telefoniche e ambientali, registrazioni audio-video e quant’altro, sono emersi, fanno sapere i carabinieri del Nas, «episodi di autoritarismo e violenza perpetrati, dal titolare e dalle operatrici della comunità alloggio per anziani ai danni dell’anziana ospite non autosufficiente». Di più: tra le tante vessazioni, spiegano i carabinieri, le modalità con le quali la donna era «praticamente ristretta nel solo spazio della propria branda e, grazie all’applicazione di sbarre metalliche sul letto, era stata realizzata una vera e propria “gabbia”, da cui il nome dell’operazione».

Arrestati 7 aguzzini, chiusa la struttura, trasferiti gli altri ospiti

Non solo: come se tutto quanto inferto non fosse ancora abbastanza, secondo l’accusa, «l’anziana ospite è stata più volte chiusa a chiave all’interno della propria stanza, peraltro priva di servizi igienici». Alla donna, inoltre, «venivano spesso tirati i capelli e veniva anche schiaffeggiata, strattonata e pesantemente ingiuriata». Un incubo terminato con l’individuazione e il fermo dei responsabili, arrivato grazia all’attività del Nas carabinieri, che si è svolta sotto la direzione e il coordinamento della procura di Latina. Le ordinanze, per la cui esecuzione il Nas carabinieri di Latina è stato coadiuvato nella fase operativa dal personale del Comando tutela salute e del comando provinciale di Latina, sono state emesse dal gip del Tribunale di Latina, Pierpaolo Bortone, che ha disposto il sequestro preventivo dell’intera struttura e il contestuale trasferimento degli anziani ospiti presenti nel corso delle operazioni. I provvedimenti restrittivi, eseguiti tra i comuni di Roccagorga (Latina), Maenza (Latina) e Sezze (Latina), sono stati eseguiti nei confronti del titolare della struttura, della moglie e di ulteriori cinque operatrici socio sanitarie, tre delle quali di nazionalità romena. Tutti, indistintamente, rivelatasi degli aguzzini senza pietà.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Agostino 31 Maggio 2018

    Ma perché cavolo ai domiciliari, belve del genere subito in galera!!!!

  • Luca 31 Maggio 2018

    Usiamo queste m**** Come bersagli mobili per addestrare i tiratori scelti dell’esercito

    • Renzo Baldo 31 Maggio 2018

      mi piacerebbe partecipare.