Omeopatia, gli Ordini dei medici la stroncano: tutto falso, solo un placebo

7 Mag 2018 19:09 - di Paolo Lami

Arriva la stroncatura dell’Ordine dei medici sull’omeopatia. Che, secondo la Federazione degli Ordini dei Medici, «non ha alcuna base scientifica. Gli effetti riportati da chi la usa sono con buona probabilità sono dovuti all’effetto placebo».
L’ennesimo, severo, giudizio negativo arriva dagli Ordini dei medici nell’ambito della campagna sulle fake news denominata “dottoremaeveroche” sull’ononimo sito www.dottoremaeveroche.it, l’iniziativa contro le bufale della Federazione degli Ordini dei MediciFnomceo: «sebbene vi siano pubblicazioni di vari studi, allo stato attuale non ci sono prove scientifiche né plausibilità biologica che dimostrino la fondatezza delle teorie omeopatiche secondo i canoni classici della ricerca scientifica», c’è scritto nella scheda preparata dal medico Salvo Di Grazia, un medico ginecologo demistificatore professionista che lavora per il Fatto Quotidiano. «Diversi studi condotti con una metodologia rigorosa – sostiene Di Grazia sulla scheda di dottoremaeveroche.it – hanno evidenziato che nessuna patologia ottiene miglioramenti o guarigioni grazie ai rimedi omeopatici. Nella migliore delle ipotesi gli effetti sono simili a quelli che si ottengono con un placebo».

Di Grazia, che cura anche il sito Medbunker, precisa che «l’effetto placebo è conosciuto da tempo, ha una base neurofisiologica nota e funziona anche su animali e bambini, ma il suo uso in terapia è eticamente discutibile e oggetto di dibattito».
Nel documento si spiega anche perché sono proprio i medici a prescrivere i farmaci omeopatici. «In Italia – scrive Di Grazia – l’omeopatia può essere praticata solo da medici chirurghi abilitati alla professione. Questa norma non intende attribuire una base scientifica a questa pratica, ma solo garantire da una parte il diritto alla libertà di scelta terapeutica da parte del cittadino e dall’altro un uso integrativo e limitato alla cura di disturbi poco gravi e autolimitanti, evitando il rischio di ritardare una diagnosi più seria o che il paziente stesso sia sottratto a cure di provata efficacia».

«D’altra parte – annota Di Grazia nella scheda preparata per la Federazione degli Ordini dei medici ricordando che l’uso dell’omeopatia è un’abitudine molto limitata e in continua diminuzione, rappresenta infatti meno dell’uno per cento dei prodotti venduti in farmacia in Italia – i presunti meccanismi di funzionamento sono contrari alle leggi della fisica e della chimica».

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