“Oetti” colpisce ancora: sconosciuto come burocrate Ue ma noto gaffeur

29 Mag 2018 16:55 - di Redazione

Oetti , ossia Gunther Oettinger, ha colpito ancora. Il commissario europeo al Bilancio Guenther Oettinger, tedesco di Stoccarda, ha detto apertamente quello che pensano in molti, a Bruxelles e dintorni (il premier finlandese Juha Sipila ha definito, il 21 marzo scorso, la “disciplina di mercato” una “utile minaccia”, che andrebbe utilizzata in “occasioni estremamente rare”), ma che in genere si guardano bene dal dire, per l’evidente ragione che è del tutto controproducente: le frasi che gli sono attribuite dal corrispondente di Dwnews, cioè che i mercati insegneranno agli italiani a non votare per i partiti populisti, non sono la prima gaffe del membro della Cdu. Il commissario del Baden Wuerttemberg è noto in patria, e ormai anche in Europea, per essere outspoken, uno che fa dichiarazioni fuori dalle righe. Di seguito un florilegio, limitato a qualche esempio, delle gaffe del commissario del team Juncker, che da qualche tempo ha abbandonato l’inglese per esprimersi sempre in tedesco. Il 5 ottobre scorso, nel corso di un convegno a Monaco di Baviera, in piena crisi catalana, Oettinger ha affermato che in Spagna c’era un rischio di “guerra civile”, definendo la situazione “molto, molto preoccupante”, si può immaginare con quale piacere dei Popolari spagnoli, impegnati a tentare di domare l’incendio catalano. Il 26 ottobre del 2016, sempre durante un convegno, ma ad Amburgo, Oettinger la combinò ancora più grossa: definì i cinesi “Schiltzhoeren und Schlitzhaugen”, espressioni traducibili come “furbastri con gli occhi a mandorla”. Non solo: disse pure che i cittadini della Repubblica Popolare si pettinano usando “il lucido da scarpe”, un’allusione dal tono vagamente razzista ai capelli neri che in genere i cinesi hanno. Parole rivolte al principale partner commerciale della Germania. Non contento, nella stessa occasione definì anche la Vallonia di Paul Magnette, la regione belga che stava ritardando la ratifica del trattato commerciale con il Canada, una “microregione” governata da “comunisti”. E disse pure che non si sarebbe sorpreso se in Germania venisse introdotto il matrimonio omosessuale “obbligatorio”. Le dichiarazioni, riprese in un video, provocarono reazioni tali che il commissario fu costretto a scusarsi pubblicamente. Nel 2011, nei giorni successivi al disastro di Fukushima, ricorda Politico.eu, epoca in cui era commissario europeo all’Energia, Oettinger disse che la parola “apocalisse” era ben scelta per descrivere la situazione nella zona colpita in Giappone, dato che “praticamente ogni cosa è fuori controllo”. Nel 2013, in un convegno alla Camera di commercio Belga-Lussemburghese, definì “a malapena governabili” la Bulgaria, la Romania e l’Italia. E in un’intervista rilasciata alla Bild durante le primarie del Partito Repubblicano Usa, disse di preferire Donald Duck, cioè Paperino, a Donald Trump, colui che poi ha vinto sia le primarie, sia le elezioni presidenziali e che ora siede alla Casa Bianca.

Commenti

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  • 29 Maggio 2018

    Si dovrebbe scusarsi con il Popolo Italiano, ma è Tedesco!