Nicaragua, violentissima repressione sandinista contro gli studenti

3 Mag 2018 19:27 - di Redazione

Sei studenti sono rimasti feriti dopo l’attacco armato condotto al Politecnico di Managua, una delle università della capitale del Nicaragua. Uno dei feriti sarebbe in gravi condizioni. Secondo Victor Cuadras, portavoce degli studenti, a compiere l’azione sarebbero stati membri del Fronte sandinista di liberazione nazionale, partito di governo. “Chiediamo il sostegno della società e del popolo del Nicaragua. Queste armi non mirano a farci male, vogliono uccidermi”, le parole di uno studente in un video che il quotidiano La Prensa ha diffuso su Facebook. “L’attacco è durato circa 3 ore”, ha spiegato Cuadras alla Dpa. Nell’area sarebbe stata presente anche la polizia, che però non sarebbe intervenuta. Il Politecnico è stato occupato da quando nel paese si sono svolte manifestazioni antigovernative. Il Movimento Universitario 19 aprile, guidato da Cuadras, è stato protagonista delle proteste nelle quali sono state uccise oltre persone. Ieri gli studenti hanno fissato il termine di una settimana per consentire lo svolgimento di indagini internazionali indipendenti sulle responsabilità relative alle decine vittime e su presunte torture avvenute durante le manifestazione. Se il governo non terrà conto della richiesta, “porteremo la nostra protesta al livello dello sciopero nazionale. I crimini non possono rimanere impuniti”, ha aggiunto Cuadras. Secondo il governo, le vittime nei disordini sarebbero state 10. La Commissione permanente sui diritti umani, invece, ha fatto riferimento a 63 morti. Ieri, con il decesso di un giovane per una ferita da arma da fuoco, il numero è salito a 64. All’origine delle proteste, l’introduzione di un prelievo del 5% sulle pensioni di anzianità e di invalidità, oltre all’aumento dei contributi previdenziali da versare. La riforma è stata cancellata.

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