Moscovici prova a rimediare alle gaffe della Ue: «Nessuna ingerenza sul governo italiano»
«Quello che è chiaro è che la democrazia deve avere l’ultima parola, non devono esserci piani qui o là che contraddicano la democrazia. Sono gli italiani che decideranno del loro destino e naturalmente noi rispettiamo tutti il posto dell’Italia come fondatore dell’Europa e come Paese al cuore della zona euro». Così il commissario europeo agli Affari Economici e Finanziari Pierre Moscovici risponde, in conferenza stampa, in merito al “piano B” che la Germania sta preparando, come ha spiegato il direttore del Ceps Daniel Gros, per isolare dal contagio Paesi del Sud Europa come Spagna e Portogallo utilizzando tutto l’arsenale dell’Ue, a partire dall’Esm, piano che dovrebbe scattare nel caso in cui un eventuale governo Lega-M5S dovesse dare seguito alle ventilate ipotesi di uscita dell’Italia dall’euro. «Il procedimento democratico – aggiunge Moscovici – è tuttora in corso in Italia e vedremo quando e in che cosa risulterà. Sarebbe inammissibile speculare e ancora di più interferire. Siamo pronti come Commissione Europea a lavorare con i nuovi interlocutori quando entreranno in carica: è la nostra intenzione, come con tutti i governi dell’Ue». Una doverosa correzione di rotta dopo le gaffe del commissario ue Oettinger, con la sua vergognosa frase sugli italiani “che devono imparare dai mercati come si vota”.
«È evidente – continua il commissario – che quello che succede in Italia ha un’importanza capitale per l’Ue, per l’Eurozona, per gli investitori, per il mondo intero: Valdis (Dombrovskis, vicepresidente della Commissione, ndr) andrà al G7 e l’Italia ne è un membro importante. In questo contesto speculare è più che assurdo: è inammissibile. Non c’è alcun dubbio sul fatto che l’Italia è un grande atout per la zona euro. Dunque – conclude – è la democrazia che deve prevalere, e solo lei. E’ la nostra legge comune».