Milano, poliziotto pestato sul treno. Le tratte ferroviarie ridotte a un Bronx
Il tema della sicurezza sui treni è ormai un’emergenza, uno dei punti che dovrebbe stare in cima all’agenda politica per garantire sia i viaggiatori che pagano il biglietto sia il personale di servizio sui treni. Domenica pomeriggio ennesima esplosione di violenza sulla linea Milano-Lecco prima ai danni del controllore poi contro un poliziotto fuori servizio che era intervenuto in suo aiuto. Quest’ultimo, un quarantenne originario di Verbania in servizio presso la squadra volante della Questura di Lecco, è stato lasciato in una pozza di sangue da due nigeriani. Due dei suoi aggressori – due nigeriani ventenni regolari in Italia – sono stati arrestati alla stazione di Cololziocorte, nel Lecchese.
Dieci nigeriani scatenati contro il poliziotto
Questi i fatti ricostruiti dal Corriere.it: “L’agente era diretto a Lecco, dove avrebbe dovuto prendere servizio alle 19. All’altezza di Arcore l’aggressione. Un immigrato ha preso a male parole il capotreno che gli aveva chiesto il titolo di viaggio, poi ha iniziato a insultare e disturbare i passeggeri, dando in escandescenza. Il poliziotto, dopo essersi qualificato, ha cercato di calmare il ragazzo. Mentre l’agente cercava di riportare la calma un gruppo composto da una decina di giovani nigeriani è intervenuto in difesa del connazionale. Sotto gli occhi terrorizzati dei passeggeri hanno immobilizzato il capotreno e picchiato con una violenza inaudita il quarantenne, tentando anche di rubargli il portafoglio. Quindi la fuga non appena il treno si è fermato a Carnate”.
Dieci, contro uno ! Domanda: ma se avesse reagito sparando, gli avrebbero datola legittima difesa? Probabilmente no. Solo fossero stati in 30.