Migrante pericoloso, condannato per spaccio. Il Tar: non va espulso, ha figli
Fa discutere il caso del migrante “salvato” dalle toghe. Era stato condannato per spaccio di stupefacenti, gli era stato negato il permesso di soggiorno per la sua pericolosità sociale. Ma per il Tar il 50enne marocchino deve restare in Italia perché ha 7 figli e va tutelata l’unità familiare. Come riporta il Giornale, il ricorso presentato dal pusher, allegando fatture utili a dimostrare a sua capacità di sostenersi e provvedere alla famiglia, è stato accolto.
Nel 2015 il marocchino era stato condannato per stupefacenti: 18 mesi di reclusione. La pena – complessiva di una multa di 4mila euro – però era stata sospesa. Nel 2016 aveva chiesto il rinnovo del permesso di soggiorno ma, come si legge sul Gazzettino, gli era stato negato sulla base della condanna per spaccio e per fatture false.A quel punto il migrante si è rivolto all’avvocato e ha presentato ricorso al Tar. La sorpresa: per il tribunale amministrativo di Venezia il provvedimento della questura è stato considerato privo di adeguata motivazione ed è stato annullato. Il migrante è infatti anche padre. Se fosse stato espulso, la figura di padre sarebbe venuta meno.
Toghe vergognatevi.
Toghe ma come c**** ragionate
Complimenti al TAR. Non si può espellere perchè ha 7 figli ma fa lo spacciatore ed è socialmente pericoloso? BASTA TOGLIERGLI LA PATRIA POTESTA’ E DARE I FIGLI IN ADOZIONE. LUI LO SI PUO’ ESPELLERE DOPO 30 SECONDI!. TORNI IN MAROCCO A SPACCIARE E VEDIAMO CHE PENA RICEVE!
Al marocchino va tutelata l’unità famigliare anche se per portarla avanti, ruba, violenta e spaccia morte; Alla povera italiana senza lavoro invece gli tolgono il figlio e lo danno ad altri. Fatemi capire un po la logica di queste sentenze: Due pesi e due misure magari giuste i due ma di certo non a nostro favore. Stupidità della magistratura?
Ma lui spacciando droga, non rovina i figli di qualcun’altro?
Sia espulso lui e i figli. C’è un proverbio che dice: “tal padre tal figlio”.
Oltre tutto occorre una precisazione: tutta questa gente parla di “cultura”. Ma io sono stato abituato ad intendere per cultura qualcos’altro. Semmai, la loro, è vera e propria ignoranza. E certo non ignoranza perché poverini non han potuto studiare, ma ignoranza crassa e volontaria. Rispedirli al loro paese, ma in posizione orizzontale e con i piedi davanti. Almeno si sarà certi che non verranno piú qua a nuocere oltre.
Mario Salvatore Manca
la rovina dell’italia sono proprio i giudici , lasciano sempre liberi chi delinque , questi nigeriani sono liberi di pestare chiunque li chieda il biglietto bus o treno che sia
SPEDIRLO AL PROPRIO PAESE CON TUTTA LA FAMIGLIA? NO?
QUESTA E’ PURA FOLLIA
il problema è culturale, ci hanno inettato per tanti anni sui libri, in tv, sui giornali, ovunque, il virus dell’autorazzismo e quello della globalizzazione nuovo mito di Europa.
Anche chi studia giurisprudenza ne è immerso quindi, purtroppo, nessuna meraviglia delle conseguenze dovute alle lobby private in ogni ambito