Libro di Mussolini a testa in giù, la squallida trovata di una libreria: è polemica
Un libro appeso, al contrario, ad un cordino, con il Duce a testa in giù. E’ un orrore il macabro allestimento a cui si è trovata di fronte la clientela che si è accostata alla vetrina della libreria Ubik a Castelfranco Veneto. Il libro è quello su Mussolini scritto da Renzo De Felice. La scelta- che rimanda allo scempio dei corpi di Mussolini e della Petacci a Piazzale Loreto – è tutta farina del sacco della titolare, Clara Abatangelo. Una scelta che ha sollevato un polverone di polemiche . «Il tema delle persone appese (o da appendere) per i piedi è molto caro alla titolare della libreria- ha dichiarato in una nota infuocata l’assessore regionale all’Istruzione Elena Donazzan– lo dimostrano la pubblicazione di fotografie di persone capovolte e la condivisione di frasi come così ci piacciono». Ma la libraia replica tantando persino di conferire un valore simbolico alla sua trovata : «Capovolgere un libro o fotografie di persone violente è un modo per far riflettere, in questo caso sugli errori del fascismo, che si combatte con i libri appesi, invitando tutti a leggere e conoscere la storia, per andare avanti». È incredibile che nella vetrina di una libreria appaia un compiaciuto richiamo a un episodio che disgustò gli stessi vertici della Resistenza.
«Manifesto con forza il mio grande disappunto per un atteggiamento che, nonostante i 73 anni trascorsi dalla fine delle seconda guerra mondiale, certe frange di sinistra intendono ancora percorrere nella strada dell’odio», ha commentato il vicesindaco di Castelfranco Veneto (provincia di Treviso), Gianfranco Giovine. «Credo che un commerciante con compiti di divulgatore culturale dovrebbe rispettare le idee anche se diverse della comunità dove svolge il proprio lavoro. Spero di sbagliarmi se penso che tale comportamento sia stato influenzato da un fine meramente commerciale». Non c’è infatti alcun significato simbolico positivo o educativo nell’appendere, nella vetrina di una libreria, l’immagine del Duce capovolta e appesa ad un cordino. Solo inciviltà e, semmai, incitamento all’odio.
che schifo…e quella sarebbe una donna’? possibile che a tanti anni di distanza questa tizia che allora non doveva essere ancora nata sia così immersa nella sua ignoranza?
Poverina… bisogna un po’ capirla no? Sua nonna costretta a sollazzare i partigiani, eternamente gravitanti sui monti e nei boschi di quella zona, non ha neppure avuto l’onore di sentire il sacro profumo del DUCE in quanto da LUI non è mai stata considerata…. E’ logico che la nipote, sapendo di essere stata concepita da una che è stata concepita come si concepisce una bestia oggi nutra un certo risentimento verso coLUI che avrebbe potuto essere il nonno.
Come dire: legittimiamo lo scempio di Piazzale Loreto, oltraggiamo la serietà della morte, e ricordiamo di odiare quelli che non la pensano come noi. Peccato però che non ci siano le scuole dell’ opposizione dove si dovrebbero studiare anche le gesta eroiche dei fiancheggiatori partigiani. Quegli stessi che oggi si indignano di tutto…
Tutti gli italiani di buonsenso del posto, boicottare quella libreria, fino a farla chiudere per fallimento. Che ci vadano solo i comunisti di oggi che non conoscono nemmeno la storia ed i crimini del comunismo. L’ignoranza predomina le menti di questa gente dal cervello bacato
che dire a 70 anni di distanza la libraia ha ancora timore che qualcuno gli faccia del male, Lei con il suo atteggiamento lo vuole….capovolga Stalin e quelli come Lui ce ne sono tanti ancora in giro
Buon per la bottegaia – non la chiamo libraia, perché offenderei i librai – che non abito a Castelfranco Veneto, altrimenti le avrei sparso di pece (nera) tutto il negozio e messo tutti i suoi libri rossi in quel locale che per caso porta le iniziali di quel primo ministro inglese vincitore della 2a guerra mondiale e che, a quanto sembra, era il primo a riderci sopra su quelle iniziali…
Mario Salvatore Manca
C e’ un detto: nn ti curar di loro ma guarda e passa. E poi si potrebbero denunciare per provocazione alla rivolta. Chissà se la smettono sapendo di essere provocator di popoli.
Chissà come starebbe bene la Abatangelo a testa in giù!
Dovrebbe leggere un po di storia visto che possiede una libreria questa zecca!
Questa popolazione di vigliacchi anti ITALIANI arroga anche il diritto di liberatori…..
Mavaff…………………..
Altro che oca, chiedetegli chi e’ il comunista di turno dell’anpi che se la…….!!!!! Ecco perche’ mette il libro a testa in giu’, povera bacata di mente.
Pretendere che una comunista sia anche civile, rispettosa e intelligente mi pare davvero troppo
ma di cosa ci meravigliamo!!! hanno usato e ancora usano quelle immagini per nascondere le proprie malefatte, non hanno argomenti migliori da presentare, soprattutto politici. spero solo che in tanti vadano ad acquistare quel libro e lo leggano.
andro in libreria a far visita a questa squallida bottegaia stalinista….sono gli eredi dei partigiani, quelli di Oderzo, della cartiera di Carbonera, del Cansiglio, dell’ Alpagoi, delle carceri di Schio…assassini e basta.
Vuol dire che hanno paura….dopo 70 anni il Duce è ancora vivo….!
anni indietro si parlava di meno e,si agiva di più.
UNA SQUALLIDA VICENDA,COME MACERATA.I COMUNISTI,CON I LORO CRIMINI ,NON CI STUPISCONO PIU’ .INFATTI CON I LORO FAMOSI SISTEMI HANNO ANNIENTATO 250 MILIONI DI ESSERI UMANI IN UN CENTINAIO DI ANNI !!!! E’ EVIDENTE CHE QUESTA CRETINA(poveraccia) COMUNISTA DI CASTELFRANCO V. ,CON TANTI LIBRI A DISPOSIZIONE NON E’ CRESCIUTA INTELLETTUALMENTE,RIMANENDO UN’OCA !!!!!!