Polizia, il Sap difende l’agente anti-Mattarella: «In Italia c’è libertà di pensiero»
Gli agenti del Sap si stringono attorno al loro collega Giovanni Piero Circonciso, in servizio al commissariato Centrale a Catania, che rischia un provvedimento disciplinare per avere espresso in un video su Fb il suo disappunto pieno di amarezza dopo il no del Presidente della Repubblica Mattarella al governo Lega- M5S. La libertà di pensiero va salvaguardata anche se si indossa una divisa, dicono i colleghi. «Ha rivendicato la difesa dei diritti e della sovranità del popolo – sostiene il Sap- ci auguriamo non sia punito. Il libero pensiero è legittimo così come sancito dall’art. 21 della Costituzione. Ci auguriamo che non venga esercitata un’azione mossa da pregiudizio ideologico, solo perché dietro vi è una divisa».
Così il segretario generale del Sap, Sindacato autonomo di Polizia, Stefano Paoloni, è intervenuto sul caso del video, pubblicato da la Repubblica, in cui il poliziotto esprime la sua opinione riguardo alle scelte fatte dal presidente della Repubblica sulla crisi di governo, rivendicando la difesa dei diritti e della sovranità del popolo. «La polemica subito insorta è dovuta al fatto che il collega ha ritenuto di esprimere il suo pensiero indossando la divisa – sottolinea – Molti stanno polemizzando attraverso i social utilizzando anche pseudonimi, il poliziotto, invece, ci ha messo la faccia e lo ha voluto fare come devoto servitore dello Stato. Certamente forte lo strumento utilizzato per il messaggio, ma volutamente simbolico per dimostrare tutta la sua amarezza. Ora rischia per lo meno una censura disciplinare».
Massima stima per quell’uomo e agente . La popolazione è orgogliosa di essere protetta da uomini così. Pieni di giustizia ed orgoglio nazionale
Solidarietà al poliziotto che ha avuto coraggio come pochi
Sarebbe il caso di cambiare un po di leggi…per esempio l’elezione del presidente dovrà essere solo.prerogativa del popolo…massima solidarietà al poliziotto catanese…..
La gente perbene è dalla parte della polizia. Le cosidette istituzioni dalla parte dei delinquenti e degli immigrati. Sarebbe divertente vedere le forze dell’ordine rifiutare di fare la scorta a certi personaggi non eletti da nessuno ed espressione di un vero e proprio regime in cui si applica il reato di pensiero.
Mattarella è il rappresentante dei golpisti.
Siamo arrivati alla dittatura democratica.Non si può neppure esprinere il proprio pensiero che vengono chiesti gli arresti. Mattarella è un uomo come gli altri ed il fatto di essere stato nominato, non dagli italiani, presidente della repubblica delle banane, non è un dirirro a non poter espimere il proprio pensiero. Se non fosse stato il fratello di quel Mattarella, oggi cosa sarebbe? Un pensionato in attesa degli ultimi giorni.