Immigrati, nuova protesta al centro di accoglienza di Napoli: il cibo non è buono…
Ancora rivolte degli immigrati ospitati nei centri di accoglienza. La Polizia di Stato è intervenuta nel tardo pomeriggio di domenica a Napoli, in via Taddeo da Sessa, nei pressi della stazione centrale e del Centro direzionale, dove un gruppo di immigrati, ospiti del principale centro d’accoglienza della città, ha inscenato una protesta in strada. Come in passato, gli immigrati hanno creato disordini lamentandosi della cattiva qualità del vitto e hanno contestato il ritardo con il quale sarebbe giunta sul posto un’ambulanza chiamata per soccorrere uno degli ospiti della struttura che ha accusato un malore, poi trasportato all’ospedale Cardarelli. La situazione è rientrata poco dopo che gli agenti hanno ristabilito l’ordine.
Immigrati, ancora proteste per il cibo a Napoli
Il centro di accoglienza di via Taddeo da Sessa a Napoli, dove sono ospitati attualmente circa duecento immigrati economici (molti dei quali minori) provenienti dall’Africa Subsahariana, non è nuovo a episodi di tensione. Qualche mese fa un gruppo di giovani richiedenti asilo, tra urla e cori, ha occupato parte della strada davanti all’ingresso, obbligando il personale a chiamare le volanti del 113. Dopo circa un’ora e mezza, gli immigrati sono stati convinti dai poliziotti a rientrare nei locali del centro. I motivi della protesta, analoga a quella inscenata nel mese di dicembre, quando vennero bloccati gli accessi con dei mobili, sarebbero collegati allo spegnimento del wi-fi da mezzanotte alle 7 del mattino, come disposto dalla Prefettura. Il centro di via Taddeo da Sessa, a pochi metri dagli edifici residenziali del Centro Direzionale , si trova all’interno di un edificio di sette piani, costruito dalle Ferrovie dello Stato negli anni Ottanta per ospitarvi di notte il personale viaggiante.
voglio un governo che li butti tutti fuori, che vadano a mangiarsi le loro schifezze a casa loro, abbiamo già abbastanza problemi per mangiare fino al30 del mese noi pensionati
Andatevene a casa vostra che mangiate meglio e la finite di romperci i c******.
Perchè non ritornano nel loro paese dove mangiavano cibo a loro gradito????
Perchè invece non mandiamo a gestire questi delinquenti. ( Altro che rifugiati politici, questi sono delinquenti veri e propri ). Ci pensi il PAPA a gestirli, visto che lui è la causa di tutto. Lui fa il buon sammaritano ad uscire dal Vaticano, ed entrare a Roma senza permesso, per andarsi a comprare un paio di scarpe. Ma i giornali non ligge, ho e troppo occupato a comprarsi le scarpe. Nostro Signore, andava scalzo, perchè non ci va anche lui. Si faccia un giretto per roma a piedi cosi vede che c**** ha combinato. Ma perchè non se ne ritorna in Argentina.
Lo andassero a dire agli Italiani che, sempre più spesso, sono costretti a cercarsi il cibo nella spazzatura.
Giustamente protestano, vuoi mettere il sapore di una bella zampa di scimpanzè arrostita, con i nostri disgustosi cibi italiani? non c’è paragone!
Poverini!!!!! Facciamogli preparare i pasti da qualche chef famoso!!!! Ci sono tanti Italiani che vivono di carità e stanno zitti!!!!
Migranti economici che si lamentano per il cibo che viene loro regalato? È un ossimoro, una contraddizione in termini! Visto che preferiscono il cibo che mangiavano a casa loro (quale cibo?) ci tornino!
Poverini ci vede che a casa loro mangiavano e stavano meglio
Allora rimandiamoli a casa
Non gli piace il cibo ? Niente cibo ! Niente wi fi e rispediti in africa !
Non cambierà nulla finché la destra non va a governare. Inutile ogni commento. Ogni giorno in ritardo del governo di destra e’ un più di rovina per L Italia. E non dimentichiamo che Mattarella e ‘ a sinistra….
Tolleranza zero!!!!! BASTAAAAAA! rimbarchiamoli insieme alla Boldrini, al buon prete accogliente di Pistoia e il Papa!!
Tornate a casacasa vostra
basta basta basta. Cacciamoli via a calci in bocca