I taxi di Roma pronti allo sciopero: «La giunta Raggi svilisce il nostro lavoro»
Tassisti sul piede di guerra a Roma. La Capitale rischia di vivere, a pochi mesi dalle proteste dilagate a livello nazionale, una nuova giornata di caos con il fermo delle vetture. A far arrabbiare i rappresentanti della categoria, come spiegato dal delegato nazionale della Fit Cisl del settore taxi, Alessandro Atzeni, è la bozza del “Nuovo regolamento comunale per la disciplina degli autoservizi pubblici non di linea”. I sindacati Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Federtaxi, Cisal e Ati taxi, dopo aver preso lettura del documento, hanno scritto le scorse settimane una lettera alla sindaca di Roma, Virginia Raggi, per chiederle di «riportare il confronto su binari di reciproco rispetto e correttezza, senza svilire il ruolo di chi quotidianamente svolge un servizio pubblico nella città di Roma». Lettera alla quale però, secondo quanto riferisce Atzeni, «non abbiamo ricevuto ancora risposta». «Se queste risposte non arriveranno saremo costretti a mettere in atto ogni azione per rivendicare i nostri diritti, senza escludere un fermo dei taxi a livello locale», ha sottolineato ancora il rappresentante dei tassisti. Almeno quattro i punti del regolamento comunale, a firma di sette consiglieri capitolini del M5S tra cui il presidente della commissione Mobilità Enrico Stefano, che vengono contestati dai tassisti.