I giovani editori: i “social” rischiano di disconnettere la democrazia
«Il grande rischio è che chi si era candidato a connecting people finisca in realtà per contribuire a disconnecting democracy. È con questo messaggio che il presidente dell’Osservatorio permanente giovani editori, Andrea Ceccherini, dal palco del convegno Crescere tra le righe in corso al Borgo La Bagnaia, in provincia di Siena, si è rivolto al mondo dei social network durante la sua intervista con il vicedirettore del Corriere della Sera, Massimo Gramellini. «È un rischio – ha spiegato – che si appalesa, non solo per effetto delle eco-chambers, che porta gli individui a convincersi sempre più radicalmente delle proprie convinzioni, ma anche perché è ormai provato come quello stesso individuo parlando magari con quella stessa persona e affrontando magari quello stesso tema assuma posizioni più polarizzanti e radicalizzate di quelle che assumerebbe se lo affrontasse con una persona dinanzi in carne ed ossa».