Furia cieca, minaccia i carabinieri con una siringa. Ammanettato li prende a calci
Un nome noto in ambito giudiziario per diverse segnalazioni in materia di reati contro il patrimonio. Un fare poco raccomandabile, tipico di chi, vivendo in condizioni al limite, è solito avere comportamenti al limite della legalità. Un pregresso che non può portare a nulla di buono: tanto è vero che, nel nel corso di una normale operazione di controllo sul territorio dei carabinieri il giovane, un marocchino 21enne, è stato intercettato in atteggiamenti sospetti e fermato. La situazione, però, all’improvviso ha preso una piega imprevista: l’uomo, dopo aver minacciato i carabinieri che lo hanno fermato per un controllo con una siringa, si è dato alla fuga. Arrestato, anche ammanettato continua a dare sfogo alla sua furia, sferrando calci contro i militari e ferendone uno…
Minaccia i carabinieri che lo fermano con una siringa
L’immigrato nordafricano è stato arrestato, poi, ma solo alla fine di un’operazione anti-crimine complessa e lunga, arrivata al termine di inseguimenti e aggressioni scaturite da uno stato di alterazione violenta che ha messo in seria difficoltà i militari. Il giovane straniero, infatti, notato dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pescara mentre si aggirava lungo la via Tiburtina, a passo svelto e con fare circospetto, si stava allontanando dal complesso residenziale noto come “Ferro di Cavallo”. Visto l’atteggiamento strano, ed ipotizzando che potesse aver acquistato sostanza stupefacente, i carabinieri hanno deciso di fermarlo, ma quando si sono avvicinati, questi li ha dapprima minacciati con una siringa, e poi si è dato alla fuga. I militari lo hanno raggiunto ed il ragazzo ha opposto ancora resistenza strattonandoli con forza.
Anche in manette continua a sferrare calci contro i militari
Non solo: anche una volta condotto presso gli uffici, nonostante fosse ammanettato, è tornato a colpire nuovamente con un calcio uno dei carabinieri procurandogli una ferita alla mano. Riportata la situazione alla calma, l’arrestato è stato condotto presso il carcere di San Donato dove resterà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa di udienza di convalida. Su di lui gravano le accuse di di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali, di cui ora dovrà rispondere alla giustizia.