Dopo il Nobel bufera sul Pulitzer: si dimette il presidente accusato di molestie
New Yorker e New York Times hanno ricevuto il Premio Pulitzer per le loro mirabolanti inchieste su Weinstein non meno di venti giorni fa. Ma – ironia della sorte- ora il presidente del premio, Junot Diaz, è costretto a dimettersi proprio per molestie, accusato da tre donne, tre scrittrici. L’assegnazione del Pulitzer era toccata al New Yorker per l’intervista ad Asia Argento sulle molestie sessuali. “Le molestie dei puri”, è il bel titolo del “Foglio”. Così come è successo ai moralisti di Stoccolma, agli accademici del Premio Nobel che hanno deciso quest’anno di non assegnare il Premio Nobel per la Letteratura in quanto il marito di una giurata è stato accusato di molestie sessuali. Il capo dell’Accademia svedese che assegna il Premio Nobel per la letteratura, Sara Danius, come sappiamo si è dimessa. Ora, a gettare scompiglio sul premio Pulitzer sono arrivate tre scrittrici che, più o meno congiuntamente, hanno accusato Diaz di averle maltrattate e/o molestate.
Zinzi Clemmons, scrittrice, ha raccontato su Twitter di un incontro con Junot, durante un festival letterario, a Sydney. “Ero una studentessa e invitai Diaz a tenere un seminario sulla rappresentazione in letteratura. Ero una sconosciuta ventiseienne con gli occhi spalancati e lui approfittò di questo per ingannarmi e costringermi a baciarlo. Mi rifiuto di stare zitta ancora. Ho le prove di quello che è successo”. Poi arriva la seconda scrittrice, Carmen Maria Machado, poiu la terza, l’autrice, Alisa Valdes: quest’ultima ha raccontato di come lei, tempo fa, lo avesse ospitato a casa sua, una notte, per parlare di un suo libro, e di come Diaz si fosse comportato in modo scorretto. Diaz prima ha annullato tutti i suoi appuntamenti pubblici e poi ha scelto di dimettersi. Non c’è che dire, dopo avere alimentato la gogna mediatica conferendo un premio così importante per un’intervista ad Asia Argento-