“Disorganizzato e menefreghista”. I tweet al veleno degli studenti sul prof Conte

22 Mag 2018 14:18 - di Redazione

Nella ridda di commenti seguiti all’annuncio del possibile incarico come premier al professor Giuseppe Conte, tra accuse di aver falsificato il curriculum, quelle di aver difeso i malati curati col metodo Stamina e quelle di non essere abbastanza conosciuto, sul “Fatto Quotidiano” – notoriamente vicino al Movimento Cinque Stelle – sono spuntati alcuni articoli con interviste agli studenti del docente di Diritto Privato all’università di Firenze. Sarà per evitare problemi ai prossimi esami, sarà per la necessità di non boicottare l’avventura politica del proprio prof, ma quasi tutti i commento dei ragazzi che seguono i suoi corsi sono positivi: è bravo, è preparato, ci parla sempre e solo di diritto…

Un modello da seguire, secondo il Fatto, al quale, però, rovina la festa per Conte proprio una giornalista dello stesso quotidiano, Gisella Ruccia, che su Twitter pubblica un po’ di screen shot degli studenti sulla pagina dell’Università di Firenze, discussioni dalle quali emerge una figura di docente un po’ “distratto” e non sempre organizzatissimo. “Il più disorganizzato del mondo”, scrive una studentessa, “un menefreghista”, aggiunge un altro. E sulla pagina Twitter della Ruccia un’altra studentessa aggiunge: “Confermo il personaggio. Giusto ieri ho parlato con due sue ex studentesse che mi hanno riportato svariati episodi dello stesso genere. Classico professorone spocchioso ed irrispettoso dei propri studenti…”. Vox populi o piccole verità che promettono poco di buono per il governo?

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Ugo Irre 23 Maggio 2018

    Piu’ interessante il caso di Virginia RAGGI che in Campidoglio durante il suo primo mandato come Consigliera presentò un curriculum in cui si dichiarava ‘vincitrice’ nel 2007 di un dottorato di ricerca in diritto europeo presso l’Università di Roma TRE, dove peraltro insegnò anche il suo patron Avv. Sammarco. Peccato che il titolo di dottore di ricerca, che comunque la Raggi non ha vantato di aver conseguito, non si vince affatto, bensì si ottiene solo se, una volta superato il concorso per accedere ai corsi triennali, si supera l’esame finale nazionale con discussione della tesi di dottorato. Misteriosamente nel CV depositato in Campidoglio da Sindaca il riferimento al dottorato di ricerca di Virgina RAGGI scomparirà del tutto.

  • Laura Prosperini 22 Maggio 2018

    capirai che fonte giornalistica: Il Fatto Quotidiano??!!??
    Solo per questo, pur non conoscendolo, direi che può andare, se ha messo in agitazione le lobby (che sponsorizzano tanti quotidiani…) vuol dire che siamo nella giusta direzione.