Chiamano la figlia “Blu”, dopo un anno finiscono davanti al giudice
Per un anno e mezzo tutti l’hanno chiamata con il nome che i genitori hanno scelto per lei: Blu. Ora però questa bimba di Milano, che è riconosciuta come Blu anche su tutti i documenti anagrafici, potrebbe doversi abituare a un nuovo nome: la Procura della Repubblica ha convocato i genitori intimando loro di compiere una scelta diversa. «Il nome imposto al bambino deve corrispondere al sesso», è stato l’avvertimento del tribunale, per il quale quindi «l’atto di nascita deve essere rettificato, anteponendo altro nome onomastico femminile che potrà essere indicato dai genitori nel corso del giudizio».
La convocazione è per giovedì. «Se non ci presenteremo con un’alternativa sarà il giudice a decidere per noi il nome di nostra figlia», ha spiegato il padre, Luca, al quotidiano milanese Il Giorno, che ha riferito la vicenda. Il padre ha anche ammesso che, al momento della registrazione all’anagrafe, lui e la moglie erano stati avvertiti sulla possibilità che il nome venisse contestato. E, in effetti, la legge prevede delle restrizioni sui nomi che si possono imporre ai figli: sono vietati, per esempio, quelli ridicoli o offensivi e anche quelli da maschio imposti alle femmine o viceversa. Esistono però eccezioni (Andrea ormai è accettato anche per le femminucce) o diversi casi di nomi “neutri” ormai relativamente diffusi. Lo stesso papà di Blu ha ricordato che, non solo all’estero, ma anche in Italia esistono bimbe omonime di sua figlia: «Ogni anno, secondo i dati Istat, ci sono circa sette Blu, in prevalenza bimbe». Inoltre, c’è il precedente di Celeste, nome che neanche stupisce più, e di Verde che, benché più raro, comunque esiste.
Per questo a un anno e mezzo di distanza la convocazione per i genitori di Blu è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Non si tratta però di un caso isolato: anche un’altra coppia, sempre a Milano, è stata convocata per lo stesso motivo. «Ho conosciuto Luca tre anni fa, il primo giorno mi ha detto che avrebbe voluto chiamare sua figlia Blu», ha spiegato Vittoria, la madre della bimba, aggiungendo che «io l’ho scelto perché Blu è il colore del quinto chakra collegato alla gola, all’espressività, è simbolo di armonia ed equilibrio. Blu è il colore dell’infinito. Per Luca Blu sta per Bella, Luminosa, Unica». «Il nome – hanno concluso i due genitori – non è solo un appellativo, ma un carattere».