Ancora un incidente sul lavoro: all’Ilva di Taranto un operaio ucciso da una fune

17 Mag 2018 14:42 - di Redazione

Numeri da ecatombe, una strage inarrestabile che a scadenza pressoché quotidiana lascia sul campo vittime del lavoro: l’ultima questa mattina, in Ilva di Taranto, quando durante le attività di manutenzione nella sala argani della gru DM6 al IV sporgente, si è verificato un incidente che ha coinvolto Angelo Fuggiano, 28 anni, dipendente della ditta appaltatrice Ferplast, un operaio ucciso da una fune. E nel cordoglio generale di un Paese intero, addetti ai lavori e leader sindacali, figure istituzionali e media, denunciano tutti l’ennesimo caso di morte bianca che giustificherebbe – e a pieno titolo – l’introduzione del reato di “omicidio da profitto”.

Ilva di Taranto, incidente durante le attività di manutenzione: morto un operaio

Dunque, come reso noto dall’Ilva attraverso un comunicato – precisando che la zona dell’incidente è attualmente non operativa e occupata solamente dalla ditta esterna che ha in corso la manutenzione dell’area stessa – il Paese si ritrova a piangere ancora un operaio morto durante un turno di lavoro. È successo tutto all’improvviso, questa mattina, quando durante le attività di manutenzione nella sala argani della gru, Angelo Fuggiano, 28enne, ha impattato con una fune ed è rimasto ucciso. La gru DM6 era ferma da due giorni per attività di manutenzione. Sul posto sono interventi immediatamente i Vigili del Fuoco, il personale sanitario interno e i medici del 118, che hanno cercato di rianimare il dipendente, subito accasciatosi dopo l’accaduto. Ma quando era ancora lì, riverso esanime, già non c’erano più speranze per lui. Ora l’azienda indaga sul tragico accaduto, cercando di risalire alle cause dell’incidente rivelatosi fatale per Angelo Fuggiano alla cui famiglia l’azienda, prima di tutti, ha rivolto il proprio cordoglio. Cordoglio e sgomento che si rinnovano ad ogni nuovo, drammatico incidente e che, ci si augura puntualmente, vengano prima o poi ovviati in nome di controlli mirati e norme definitive in grado di garantire la sicurezza sul lavoro. Di strategie capaci di garantire la salute sul lavoro e la possibilità di avere salva la vita, alla fine del turno.


Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Mario Salvatore MANCA di VILLAHERMOSA 18 Maggio 2018

    Tutte queste morti sul lavoro mi fanno sospettare che anche i sindacati ci siano dentro fino alla cima dei capelli. Politica di sinistra col portafoglio gonfio a destra. Mario Salvatore Manca