Trump incalza Comey: è un arrivista che parteggiava per la Clinton…
“Comey ha deciso il proscioglimento della corrotta Hillary ben prima di parlare con lei (ha mentito in Congresso al senatore G), poi ha basato le proprie decisioni sui numeri dei sondaggi” di Hillary. È il nuovo attacco che Donald Trump, su Twitter, sferra a James Comey facendo riferimento alle dichiarazioni che l’ex direttore dell’Fbi produsse in Senato rispondendo al senatore G, con ogni probabilità Lindsey Graham. Comey, impegnato nella promozione del suo libro A higher loyalty, in un’intervista ha appena definito Trump “moralmente inadatto alla presidenza”. Nel braccio di ferro che va avanti da giorni, tra interviste e cinguettii, Trump afferma che Comey, “deluso” per il risultato delle proprie azioni, con il suo vice “McCabe e altri ha commesso molti reati”. Nel tweet, in particolare, Trump fa riferimento all’operato del senatore Graham e del collega Chuck Grassley, presidente della Commissione Giustizia. I due esponenti repubblicani lo scorso agosto hanno reso noti alcuni atti ottenuti dall’Ufficio del procuratore speciale, chiamato ad esaminare la condotta di Comey e l’eventuale violazione della legge federale che vieta ai dipendenti pubblici di impegnarsi in attività esplicitamente politica. Dagli atti risulterebbe che Comey si sarebbe espresso contro l’incriminazione di Clinton, coinvolta nel caso sull’uso di account privati di posta elettronica, due mesi prima di ascoltare la candidata democratica alla presidenza. “Il presidente conosceva Comey a malapena. Questa persona ama stare a contatto col potere. Amava stare da solo nello Studio Ovale”. Tocca a Kellyanne Conway, consigliere di Donald Trump, prendere le difese del presidente e rispondere alle dichiarazioni che James Comey, ex direttore dell’Fbi, ha rilasciato in un’intervista alla Abc. “Il presidente è molto confuso dal fatto che questa persona sia sempre in grado di attirare i riflettori su di sé”, dice Conway, evidenziando che Comey “è qualcuno che sta dando una versione revisionista della storia”. In tv, prosegue, l’ex direttore dell’Fbi “ha faticato a rispondere alle domande di base e sembrava un po ‘scosso” durante l’intervista.