
Trony, Euronics, Mediaworld: 10mila posti a rischio. Tutta colpa di Amazon
Cronaca - di Redazione - 2 Aprile 2018 - AGGIORNATO 2 Aprile 2018 alle 12:18
L’ultima vittima del boom delle vendite on line è stata la catena americana di giocattoli Toys R’ us, messa in ginocchio dall e-commerce che vede Amazon in prima fila. Ma ora a rischiare, come rivela un’inchiesta della Stampa, “sono soprattutto le grandi catene che vendono elettronica di consumo, come Trony, Euronics e Mediaworld”. Circa diecimila i posti a rischio. Da ultimo 40 negozi Trony hanno chiuso i battenti con 500 lavoratori licenziati tramite Whatsapp da Dps Group cui facevano capo gli esercizi commerciali che hanno abbassato la serranda.
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di Redazione
Chi compra da amazon e rivende distrugge la economia, indagate magistrati su chi ordina spesso ad amazon, anche gente con lavoro ben pagato che vuole sempre di più.
Amazon offre ben altro servizio ed informazione. Se nei negozi in oggetto chiedi un’informazione, primo devi metterti in coda, poi ti viene risposto in modo spesso spocchioso e ancor più spesso non sembrano avere informazioni adeguate: i commessi dovrebbero avere una tablet con dettagliate schede ed info, che in genere non hanno; e infine sarebbero parole, niente di scritto. Amazon non paga le tasse? Paga un’IVA inferiore? La colpa è del Governo, dell’Agenzia delle Entrate. Le grandi catene commerciali hanno ucciso il piccolo commercio, ma poi non hanno saputo evolversi: che ci vuole a fare un sito come quello di Amazon? mettere in rete strutture esistenti? Ma purtroppo le grandi catene commerciali pensano solo a ridurre i costi, stanno ammazzando anche la nostra agricoltura e i nostri allevamenti, ci mettono sul piatto alimenti comprati in Asia ed Africa, ovviamente senza evidenziarlo.