Torturati, uccisi e sciolti nell’acido: la fine dei tre studenti rapiti in Messico
Torturati, uccisi e sciolti nell’acido. È questa la terribile fine che hanno fatto i tre giovani studenti di cinema dell’Audiovisual Media University (Caav), rapiti il 19 marzo scorso nei pressi della città di Guadalajara, nello stato messicano di Jalisco. Lo hanno riferito le autorità messicane, aggiungendo che due sospetti sono stati arrestati in relazione al crimine e sono stati emessi mandati d’arresto per altri sei sospettati. Secondo gli investigatori, gli assassini appartengono alla Jalisco New Generation, una delle più potenti organizzazioni di trafficanti di droga che opera nella zona, la stessa da dove lo scorso 31 gennaio sono scomparsi tre italiani. «L’inchiesta continua», ha detto il procuratore generale dello stato di Jalisco, Raul Sanchez, ai giornalisti in una conferenza stampa, nel corso della quale ha confermato che i tre giovani – Daniel Diaz, 20 anni, Marco Avalos, 20 anni, e Salomon Aceves Gastelum, 25 anni – non avevano alcun legame con i narcotrafficanti della regione. Gli inquirenti ritengono, tuttavia, che un parente delle vittime sia stato coinvolto in un cartello rivale dei Jalisco e che gli studenti siano stati uccisi per vendetta.