Sfatata un’altra “leggenda”: «Il vino rosso non fa bene alla salute»
Altro che paradosso francese e benefici per il cuore. Uno studio della Johns Hopkins University mette in dubbio i benefici per la salute attribuiti al vino rosso da numerose ricerche. Il lavoro, pubblicato su “Jama Internal Medicine”, è firmato dal team di Richard D. Semba e ha seguito un gran numero di anziani italiani, nella zona del Chianti. Ebbene, finora si riteneva che i benefici del vino rosso arrivassero da una particolare sostanza contenuta nella bevanda, il resveratrolo. Ora lo studio ha scoperto che il campione di anziani – che segue una dieta molto ricca di resveratrolo – non vive più a lungo e sviluppa malattie cardiovascolari e tumori proprio come chi consuma quantità ridotte di questo composto antiossidante. I ricercatori americani hanno usato i dati di 783 uomini e donne over 65 inclusi nel Chianti Region Study dal 1998 al 2009, per capire se il livelli di resveratrolo nella dieta fossero collegati con infiammazione, tumori, malattie cardiovascolari e morte.
Il team ha rilevato i livelli di consumo di resveratrolo attraverso campioni di urina dei partecipanti. Dopo 9 anni di ricerche, 268 “cavie umane” erano morte (il 34,3%), il 27,2% aveva sviluppato malattie cardiovascolari e il 4,6% un tumore. I risultati hanno mostrato che le concentrazioni di resveratrolo nelle urine non erano legate a marker infiammatori, malattie cardiovascolari o rischio di cancro. E anche dopo aver tenuto contro di altri fattori, i ricercatori hanno concluso che alti livelli di resveratrolo non riducevano il rischio di morte.
“In conclusione, lo studio prospettico di una comunità di 800 anziani non ha mostrato un’associazione tra metaboliti urinari del resveratrolo e longevità”, scrivono gli autori. Insomma, “la storia del resveratrolo si rivela un altro caso in cui molti” dei presunti “benefici per la salute non reggono la prova del tempo”, conclude Semba. «Il pensiero era che alcuni alimenti facessero bene alla salute perché contengono resveratrolo. Noi – assicura – non lo abbiamo trovato affatto».