Rapita, violentata e uccisa a 13 anni, piange la Francia. E il “mostro” parla

30 Apr 2018 9:47 - di Gabriele Alberti

Una tragedia, uno scempio. Rapita, violentata e uccisa a 13 anni. La Francia è sotto choc per la notizia del ritrovamento senza vita di Angélique Six, la bimba di 13 anni scomparsa mercoledì scorso a due passi dalla casa dove viveva con i genitori, a Wambrechies, nel nord del Paese in provincia di Lille. Il corpo della bimba è stato ritrovato nascosto sotto i rami nella foresta di Quesnoy-sur-Deule. La bambina è scomparsa mercoledì scorso, nel pomeriggio, quando si trovava a due passi dalla casa in cui viveva con i genitori a Wambrechies, nel nord del Paese, in provincia di Lille. Aveva detto ai familiari che doveva raggiungere degli amici.

È stata la testimonianza di un bimbo di sei anni a mettere gli inquirenti sulle tracce dell’efferato killer: ha detto alla polizia di aver visto Angelique raggiungere un uomo nel parco del paese. Lo seguiva volontariamente, l’uomo non doveva ricorrere alla forza per portarla con se. Segno che la conosceva. Da questo indizio l’inchiesta ha preso un’improvvisa accelerazione, e i sospetti degli inquirenti si sono concentrati su un uomo in particolare, 45 anni, un pregiudicato che conosceva la bimba ed era già noto alle forze dell’ordine per una vicenda del ’94 che lo vedeva accusato di violenza sessuale nei confronti di una 13enne.

Autista di bus e padre di famiglia, il mostro nel ’96 fu condannato per quella storia ma è stato rilasciato nel 2000. Messo sotto torchio, il 45enne ha ammesso di aver rapito la bimba: «La conoscevo e ho avuto gioco facile nel convincerla a seguirmi». Ha poi ammesso  di averla portata a casa per abusarne sessualmente. Poi l’ha strangolata a morte. Il racconto è raccapricciante: «Ho faticato molto per farlo».

Commenti

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  • Terry 1 Maggio 2018

    Castrazione nn serve se è pazzo fa altro. Pena di morte è l unica cosa

  • Dens Clavio 30 Aprile 2018

    Taglio dei gioielli di famiglia e carcere duro i Francesi avevano la Cajenna nn più utilizzabile purtroppo

  • 30 Aprile 2018

    E’ uno dei casi per i quali dovrebbe essere ripristinata la pena di morte ! Tenuto anche conto che questa bestia non potrà mai essere recuperata al consesso civile. La pena minima per i pedofili è l’ergastolo fine pena mai, nemmeno in caso di malattia.

    • valerie 30 Aprile 2018

      No davvero! I coprocrati politicamente corretti non accettano la pena di morte. Al massimo, come cercano periodicamente di fare nei parlamenti dei Paesi europei (specie con gli attivisti arcobaleno) proporranno di abbassare l’età minima per i rapporti consenzienti tra adulti e minorenni.